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Telecom: Fossati chiede al cda del gruppo modifiche fondamentali della governance

Marco Fossati, azionista con il 5% di Telecom attraverso Findim, chiede al cda del gruppo di modificare almeno in parte la governance, in vista dell’assemblea di metà aprile per il rinnovo del consiglio.

“Una vera riforma della governance al momento è infatti difficile, data la struttura dell’azionariato e la contrapposizione tra gli interessi del socio di maggioranza relativa e quelli del mercato, ma già oggi l’adozione di alcune modifiche di governance e la definizione di un nucleo minimo di presidi per il rafforzamento di una reale indipendenza e l’allineamento con le best practices internazionali appare indispensabile e non ulteriormente differibile, al fine di consentire al cda l’elaborazione e la valutazione delle alternative strategiche possibili per la gestione della società e l’avvio di quel processo di rafforzamento e crescita che i soci e il mercato auspicano e chiedono con forza”, spiega Fossati nella lettera inviata ai consiglieri e all’ad Marco Patuano.

Le proposte di Findim riguardano: l’aumento del numero degli amministratori indipendenti, che dovranno essere la maggioranza e la cui presenza nei comitati dovrà essere rafforzata; il rafforzamento dei requisiti di indipendenza; l’introduzione di adeguati requisiti di professionalità; sistemi organizzativi adeguati; la nomina di un presidente che deve essere “un soggetto indipendente, meglio se selezionato tra i membri eletti nella lista di minoranza”.

Intanto Telecom scivola a Piazza Affari e perde il 2,18%.

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