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Telecom e Stm regine di Borsa e Piazza Affari sorride

Gran balzo di Stm e Telecom che, sull’onda delle semestrali e non solo, sfiorano rialzi del 10% – Piazza Affari guadagna l’1% ed è tra le migliori Borse d’Europa – Bene anche Bpm, Bper e Unipol – La galassia Unicredit paga il tramonto dell’accordo con il Santander – Fca in altalena

Avanzata corale dei listini. In attesa del comunicato della Federal Reserve di stasera, a spingere a rialzo le Borse ci ha pensato il premier giapponese Shinzo Abe. La settimana prossima, ha annunciato il Primo Ministro, Tokyo varerà un pacchetto di stimoli all’economia di 265 miliardi di dollari. La notizia ha avuto l’effetto di accelerare gli effetti della campagna delle trimestrali, iniziata in maniera brillante.

Piazza Affari sale dello 0,99% a 16.863 punti, sopra i livelli toccati il 24 giugno scorso dopo lo shock della Brexit. Fanno meglio Parigi e Madrid +1,20%, mentre Francoforte ha concluso la seduta in rialzo dello 0.70%. Londra +0,40%.

In rialzo anche Wall Street: l’indice Dow Jones sale dello 0,3%, S&P500 +0,1%, Nasdaq +0,4%, nonostante i dati sul mercato immobiliare diffusi oggi pomeriggio segnalino un’inaspettata frenata. Ma a sostenere il buonumore è stata la performance di Apple +7% a 103,5 dollari dopo la trimestrale.

Anche a Piazza Affari la giornata è stata dominata dai conti aziendali.  A Milano ha brillato la stella di Telecom Italia +7.79%, miglior blue chip di oggi. L’Ebitda domestico si è attestato a 3,184 miliardi di euro nel primo semestre, in aumento dell’11,9% sullo stesso periodo dell’anno passato, il dato è superiore ai 3,08 miliardi stimati dagli analisti. L’ex incumbent ha reagito all’intesa tra Enel e Metroweb con un’alleanza con la controllata del gruppo Swisscom, con la quale darà vita a una newco, di cui deterrà l’80% del capitale, il 20% sarà in mano a Fastweb. 

Fa ancor meglio Stm +10,5% dopo la pubblicazione della trimestrale. Il primo produttore di chip europeo stamattina ha archiviato la seconda trimestrale dell’anno con ricavi per 1,7 miliardi di dollari, 

Giornata in altalena invece per Fiat Chrysler nonostante risultati del secondo trimestre migliori delle attese. Il titolo ha chiuso in calo dell’1,90% dopo essere arrivato a perdere oltre il 4% fino a un minimo di 6,075 euro per poi riportarsi a 6,20 euro nel finale. L’utile operativo (Ebit) è salito del 16% sullo stesso periodo dell’anno scorso  a 1,62 miliardi di euro, con un Ebit margin in Nord America del 7,8%. La società ha annunciato una revisione al rialzo delle stime per l’intero 2016.

Brusco calo invece per Unicredit – 4,10% dopo la rottura con il Santander su Pioneer e le indiscrezioni di un aumento di capitale di almeno 5 miliardi e delle dismissioni di Pekao e FinecoBank (-4,21%).

La prospettiva dell’aumento di capitale ha fatto bene invece a Monte Paschi +2,66%. Rimbalzano anche gli altri bancari: Bpm +5,57%, Bper +4,60% e Banco Popolare +2,45%.

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