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Telecom e la moda rimbalzano ma non scuotono la Borsa

Seduta incolore per Piazza Affari, che chiude a -0,03%, 21.484 punti con la moda ben intonata, Telecom in ripresa (+1,24%) e le utility in ribasso

Poco mosse anche le altre piazze, in attesa di stimoli dai meeting della Bce di giovedì prossimo e della banca centrale giapponese, oltre che dalle prossime trimestrali americane. La peggiore è Francoforte -0,35%; seguita da Parigi -0,1%; piatta Madrid. Londra risulta positiva, +0,35%, con la sterlina in calo, nel giorno d’avvio del secondo round dei negoziati utili a definire le modalità della Brexit.

Wall Street, dopo un’apertura al rallentatore, procede cauta; arretra BlackRock, a causa di una trimestrale in rialzo, ma in misura inferiore alle attese. A mercati americani chiusi arriveranno anche i conti del sito di video in streaming Netflix.

Senza scosse il rapporto euro-dollaro, a 1,146. Incerto il petrolio, Brent -0,1%, 48,86 dollari al barile. Guadagna lo 0,4% l’oro e si porta a 1233,67 dollari l’oncia.

In questo clima dal sapore estivo, si distingue positivamente l’obbligazionario italiano. Il rendimento del decennale scende al 2,24% e lo spread col Bund tedesco arretra a 164.70, -2,2%. Una performance favorita anche dai buoni dati provenienti dalla Cina, superiori alle attese, utili a dare corpo alla ripresa mondiale. Venerdì sera, inoltre, Dbrs ha confermato il proprio giudizio sull’Italia a BBB(high) con trend stabile. 

La seduta del Ftse Mib risulta animata principalmente da Ynap +3,02% e Salvatore Ferragamo +1,88%. Ben comprata Prysmian, +1,33%, spinta dal fatto che General Cable potrebbe vendere l’azienda. Chiude in rialzo Telecom, +1,24%, dopo le perdite di venerdì, in un settore fra i migliori a livello europeo. Le vendite si concentrano sulle utility: A2a -1,22%; Enel -0,97%. Contrastati i finanziari, con i titoli Banca Generali -075% e Azimut -0,77% che sono negativi; mentre Finecobank, +1,18%, è postivo. Buzzi Unicem cede lo 0,71%.

Fra le banche si segnala la perdita frazionale di Unicredit, -0,59%, che ha perfezionato la cessione di un portafoglio da 17,7 miliardi di npl a Pimco e Fortress. Fuori dal paniere principale viaggia ancora sostenuta Dobank, +6,34%.

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