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Telecom e la galassia Agnelli infiammano Piazza Affari

In una giornata di generali rialzi su tutti i listini azionari, il Ftse Mib (+2,35%) sfiora i 23mila punti base – Quattro i driver: Telecom Italia, Fca, Buzzi ed Exor – Exploit di Mps dopo l’incontro di Morelli con la City – Qualche presa di beneficio sulle utilities.

Telecom e la galassia Agnelli infiammano Piazza Affari

I listini europei chiudono euforici e Piazza Affari si ferma a un passo dai 23.000 punti, con l’attenuarsi dei rischi di una guerra commerciale globale. Se ci crede Wall Street, che ieri ha invertito la rotta passando in positivo e oggi prosegue sulla via degli acquisti, con i tecnologici in ripresa, ci credono anche Milano, +2,35% (22.969 punti base), Francoforte +2,9%, Parigi +2,62%, Madrid +2,34, Londra +2,35%. In Piazza Affari splendono la stella di Telecom, +5,22%, al centro di grandi manovre con l’entrata in scena di Cdp e quella di Fiat, +4,85%, con lo scorporo e la quotazione di Magneti Marelli. Bene le banche e anche per Mps (+8,73%) sembra arrivata l’ora del riscatto, dopo le rassicurazioni dell’ad Marco Morelli alla comunità finanziaria della City. E chissà che proprio da Siena non riparta un riassetto del sistema creditizio nazionale.

Sui listini non pesa più di tanto il rallentamento dell’economia della zona euro a marzo, con l’indice dei servizi inferiore alle attese. La moneta unica si deprezza sul dollaro e il cambio scende a 1,22 (-0,48%). In questo contesto l’oro perde un po’ attrattiva, -0,18%, 34,84 euro al grammo. Positivo il petrolio, Brent 68,31 dollari al barile (+0,43%).

Il ritorno della propensione al rischio penalizza moderatamente l’obbligazionario europeo. La correzione odierna è favorita anche dall’ampia offerta sul primario (oltre 12 miliardi di carta spagnola e francese). Il rendimento del Btp 10 anni sale leggermente all’1,78% e lo spread con il Bund si amplia (+0,72%) a 125.50 punti base. In Piazza Affari tornano copiosi gli acquisti e tutte le blue chip chiudono in rialzo con l’eccezione di Terna (-0,17%).

Il titolo migliore è Telecom, su cui sono in corso grandi manovre da tempo, dopo l’arrivo del Fondo Elliott e ora forse di Cdp. Oggi il consiglio della Cassa dovrebbe aver deciso le modalità del suo ingresso nella società e poi ha circa una settimana di tempo per procurarsi le azioni se vuole votare la revoca dei consiglieri di Vivendi nell’assemblea del 24 aprile. I francesi, dal canto loro, avrebbero riferito ad alcune agenzie di non vedere l’ingresso di Cdp come ostile.

Nella riunione odierna di Cdp Piero Fassino, Massimo Garavaglia e Stefano Micossi hanno rassegnato le dimissioni dalla carica di amministratore a a causa dell’incompatibilità con i nuovi incarichi assunti.

Fiat è super star, con la notizia che il cda ha autorizzato il management dell’azienda a sviluppare un piano per separare le attività di Magneti Marelli. L’operazione sarà completata entro fine 2018 e inizio 2019 e le azioni di Magneti Marelli saranno quotate alla Borsa di Milano.

Fra i titoli petroliferi il migliore è Tenaris, +4,6%. Riprende quota Buzzi +4,5%. Fra le banche si afferma Banco Bpm +4,49%. In fondo al listino, i guadagni sono relativamente modesti per A2a +0,03%, Ynap +0,21%, Recordati +0,27%; Ferragamo +0,63%.

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