Piazza Affari fa peggio delle altre Borse europee (a parte Londra) ma alla fine si salva sulla parità. A tenere l’indice Ftse Mib sopra i 18.000 punti (+0,09%), dopo che in mattinata era sceso sotto quella quota, è soprattutto l’exploit di Telecom Italia, che guadagna il 4,15%. Bene anche gli energetici, sulla spinta del rialzo del prezzo del petrolio, che però nel pomeriggio scende sotto i 50 dollari al barile, dopo aver in mattinata raggiunto il picco da ottobre 2015. Il miglior titolo energetico alla fine è Tenaris +2,31%. Enel +0,79% nel giorno dell’assemblea e all’indomani dell’accordo con Metroweb.
Tra i migliori titoli del paniere principale anche Stmicroelectronics (+1,03%) e Finecobank (1,37), mentre Mps (+0,97%)e Intesa Sanpaolo (+0,76%) sono le uniche banche in controtendenza in una giornata di pesanti ribassi per il comparto: Ubi -5,98%, Unicredit -3,83%, Bper -1,95%, Mediolanum -1,7%. Per quanto riguarda Ubi e Bper si parla di pressioni dell’esecutivo e delle autorità di vigilanza per far riaprire il dossier su Veneto Banca. Continua il rally di Rcs (+3% a 0,755 euro per azione) dopo le dichiarazioni dell’azionista Diego Della Valle e la replica di Urbano Cairo, che ha confermato la sua offerta.
Debutto positivo per Us Foods a Wall Street. Il colosso americano, che ha iniziato gli scambi in ritardo rispetto agli altri titoli, come di consueto per le matricole, ha iniziato in aumento del 5,3% a 24,25 dollari per azione e guadagna ora poco più del 6% a 24,45 dollari. Il Dow Jones ha aperto in leggero ribasso a -0,1%, Nasdaq +0,1%.
In leggero rialzo lo spread Btp Bund, che torna sopra la soglia dei 130 punti base chiudendo a 131 punti. Euro in leggero rafforzamento sul dollaro statunitense: oggi alla chiusura dei mercati vale 1.11776 USD.