Si chiude col lieto fine per Marco Tronchetti Provera l’ultimo capitolo della saga Telecom Italia. Dopo un anno e mezzo, l’inchiesta sulle accuse di associazione a delinquere e corruzione internazionale mosse all’attuale numero uno di Pirelli per le consulenze milionarie pagate da Telecom ai brasiliani Naji Nahas e Roberto De Marco si chiude con l’archiviazione.
Su richiesta – il 24 febbraio 2014 – dei pm Alfredo Robledo e Antonio D’Alessio, infatti, il 4 marzo il gip Giuseppe Gennari ha archiviato il fascicolo di Tronchetti Provera perché, su fatti che “risalgono a non pochi anni fa” (2004-2006), e nell’impossibilità di ottenere rogatorie in Brasile, “i flussi di denaro hanno una possibile giustificazione lecita, e comunque non è dimostrabile siano pervenuti a funzionari o politici stranieri”.
Tronchetti resta però in attesa dell’Appello (non ancora fissato) del processo nel quale il 17 luglio 2013 è stato condannato in primo grado a 1 anno e 8 mesi — attenuanti generiche, pena sospesa e indulto — per ricettazione nel 2004 di un dvd: il frutto dell’attacco informatico agli 007 privati dell’agenzia Kroll, che documentava lo spionaggio dei rivali brasiliani di Tronchetti (Daniel Dantas e Carla Cico) ai danni del presidente dell’azienda italiana, anche con “taglia di 100.000 euro per chi avesse dato notizie utili su Afef”, secondo un de relato dello 007 privato (fornitore di Tavaroli e condannato a 7 anni) Marco Bernardini.