“Se c’è disponibilità una formula si troverà: deve essere nell’interesse di entrambi e deve assolutamente rispettare criteri di economicità. Noi e Cdp abbiamo vincoli di redditività e all’interno di questo credo si troverà un accordo“. Lo ha detto il presidente esecutivo di Telecom, Franco Bernabè, a margine della presentazione di Romaeuropea Festival 2012, in riferimento al dialogo aperto con la Cassa depositi e prestiti per la realizzazione di una nuova rete a banda ultra larga in tutta Italia.
Quanto al titolo in Borsa di Telecom, “i mercati non vogliono incertezze e che si sprechino risorse – ha aggiunto Bernabè -. La nostra storia negli ultimi anni non è di sprecare risorse o di investire in progetti senza ritorni. Si è privilegiato invece di ridurre l’indebitamento con forte attenzione a investimenti e infrastrutture”.
La situazione sui mercati “è tesa e questo ci penalizza. Tutto il mercato italiano è una preda possibile perché la capitalizzazione è a livelli ridicoli. Le nostre aziende vanno riprese: l’Italia resta l’ottavo paese industriale al mondo e non può permettersi che le sue aziende siano svendute“.
La scarsa capitalizzazione del mercato italiano, secondo Bernabè, “è una cosa di cui tutti devono preoccuparsi. La capitalizzazione è una frazione rispetto a quella di altri paesi e questo è molto preoccupante perché l’Italia ha grandi aziende anche di livello internazionale e l’ultima cosa che può permettersi è di perderle: non è interesse del paese mettere in saldo la nostra industria”.
Bernabè ha infine smentito poi le voci dei giorni scorsi su una possibile fusione tra Telecom e Mediaset: “Assolutamente no – ha detto -. Non c’è nessun rapporto con Mediaset”.
