Grande attesa per l’edizione di TEFAF 2024 che si terrà a Maastrich dal 9 al 14 marzo prossimo. 270 gallerie internazionali che presenteranno opere straordinarie non ancora presentate sul mercato. Si prevede una forte affluenza di collezionisti provenienti da tutto il mondo che attendono il “capolavoro” ancora da scoprire. Dalle anteprime si prevede un ritorno soprattutto per l’arte antica, scrigni che custodiscono il tempo che tornano a conquistare il mercato dell’arte.
“First Look” dimostra il fascino senza eguali di TEFAF Maastricht come destinazione per collezionisti privati, curatori di musei, professionisti del mercato dell’arte e appassionati. Riconosciuto a livello globale come il mondo TEFAF Maastricht, la principale fiera d’arte, antiquariato e design, offre opportunità di collezionismo senza precedenti, portando insieme il culmine di 7.000 anni di storia dell’arte dall’antico al contemporaneo.
270 Gallerie da 22 paesi
Quest’anno la fiera comprende 270 tra i più importanti rivenditori e gallerie da 22 paesi, 18 dei quali sono espositori per la prima volta. 10 gallerie saranno presenti nella sezione TEFAF Showcase, che fin dalla sua nascita nel 2008 ha aperto la strada nell’offrire una piattaforma alle principali fiere alle gallerie emergenti e più giovani. Una novità per il 2024 è il lancio di TEFAF Focus, una sezione dedicata che fornisce alle gallerie una piattaforma curatoriale per approfondire il lavoro di un singolo artista o concetto, espandendo la definizione di una fiera d’arte in cui le connessioni stimolanti tra diverse forme d’arte sono brillantemente mostrate e apprezzate.
Una selezione di opere “First Look” da Van Gogh a Richter
Vincent van Gogh – Tête De Paysanne Alla Coiffe Blanche – Intorno al 1884 – Olio su tela applicata su tavola – 62,9×48,1 cm – Presentato da M.S.Rau Belle arti e antiquatiato
Tête De Paysanne À La Coif e Blanche mette in mostra Vincent van Gogh in una potente capacità di catturare sia la somiglianza che l’essenza di i suoi modelli. Reso con pennellate spesse e deliberate, Van Gogh dipinge la sua modella con uno sguardo potente e ininterrotto. Van Gogh non ha cercato di ritrarre i contadini locali come un outsider che li vede come uno spettacolo, ma piuttosto da un luogo di empatia. Toccante e intimo, Tête De Paysanne À La Coif e Blanche immortala una normale donna locale di Nuenen in a modo profondamente emozionante.
Amedeo Modigliani Femme nue s ’appuyant sur l’ avant-bras gauche -Intorno al 1910 – Matita su carta velina – Con il timbro del Dr. Paul Alexandre e il numero – 86 43 x 26,7 cm – Presentato da Agnes Opere su carta
Questo disegno affascinante dalla collezione del Dr. Paul Alexandre, realizzato intorno al 1910, anticipa Modigliani’ I suoi famosi nudi furono dipinti solo pochi anni fa successivamente, prevedendone gran parte delle caratteristiche: gli occhi a mandorla. L’esagerazione liberale di certi volumi; un’impressione di tranquillità e sensualità. Si può ancora percepire l’artista’ s ammirazione per Cézanne, il cui maggiore retrospettiva che aveva visto a Parigi nel 1907. L’ammirazione per l’arte extraeuropea si riscontra anche nella donna Il suo volto, che ha un’espressione gentile e stilizzata composizione, organizzata attorno al suo naso allungato. I disegni non furono resi accessibili al pubblico fino a quando 1993, quando ha permesso la scoperta dell’artista s processo iniziale e funziona.
John William Godward – Dorillab – 1913- olio su tela – firmato ‘J.W. Godward 1913 – 50 x 40 cm -Galleria Berardi
Dorilla è uno dei preziosi profili eseguiti da John William Godward, ultimo dei grandi preraffaelliti inglesi, pittore del puro apollineo bellezza all’inizio del XX secolo. Roma è la splendida cornice del la classica precisione estetica delle sue fanciulle di profilo, una piccola galleria di donne ritratti con nomi romani, che Godward comincia a dipingere nel 1909. Il ritratto di Dorilla è la rappresentazione dell’eterna bellezza femminile. Il suo buio i capelli sono raccolti in una fascia azzurra decorata con cerchi viola, luminosi i colori del suo vestito dorato e della stola rosa risaltano contro le venature sfondo, fino al marmo Serpentino in basso.
Capezzale a forma di pendente devozionale raffigurante Maria Maddalena – Intorno al 1700 – Corallo e argento – 20×17×1 cm. Presentato da Deborah Elvira
Capezzale con la forma di un pendente devozionale raffigurante Maria Maddalena è un opera d’arte pensile che rappresenta una figura femminile che regge un crocifisso incorniciato e sormontato da un fiocco di coralli traforati. Il set è realizzato in materiale lavorato, coralli traforati e intagliati, legati con filo d’argento a due rivettati lastre d’argento traforate, che fungono da supporto
Un grande refrigeratore per vino in maiolica italiana (rinfrescatoio), con armi di quattro prominenti ed antichi fiorentini famiglie – Intorno al 1570 – 26,5 x 45 cm – Presentato da Flore
Questo refrigeratore per vino, con foglia e frutto policromifantasia, è decorato con un cartiglio contenente lo stemma di quattro illustri ed antichi fiorentini famiglie: Frescobaldi, Del Bene, Gianigliazzi e Adimari, tutte segnate da la loro fedeltà alla fazione guelfa, che storicamente aveva preso parte nelle controversie con il Sacro Romano Imperatore. Questo rinfrescatoio vanta anche un imponente provenienza novecentesca, come lo era nell’importante toscano collezione di Luigi Pisa (1890-1930). La nave si distingue per la sua velatura dimensioni e decorazioni elaborate.
Comò Lacca Povera Francese 1735-1740 – Anima in noce e rovere laccato color crema, rivestita in stampe ritagliate e colorate laccate, piano in marmo Rouge Royal – 90 x 144 x 70 cm – Presentato da Kollenburg Antiquairs
Questo comò color crema è un raro esempio di Lacca Povera mobili provenienti dalla Provenza, realizzati intorno al 1735-1740. IL la tecnica è conosciuta come arte povera o Lacca Povera, e ha avuto origine a Venezia. La Lacca Povera era un’imitazione della laccatura orientale che fioriva in città. Erano stampe ritagliate e colorate incollato su mobili dipinti, dopo di che il tutto era laccato, risultando in un’alternativa più conveniente per l’Orientale mobili laccati, che all’epoca erano molto più costosi.
Vincenzo Pacetti – La speranza Roma Circa 1783-1802 Marmo 93,5 cm – Presentato da Stuart Lochhead Scultura
Questo monumentale busto in marmo scolpito intitolato The Hope Roma presente nella celebre collezione di uno dei è il più grande designer e intenditori, Thomas Hope (1769-1831). Il lavoro fu commissionato a Roma e creato dal famoso scultore Vincenzo Pacetti, che lavorò a stretto contatto con la famiglia Borghese e il Papa che restaura sculture antiche. Il busto, un’effigie di la Città Eterna, è stata riscoperta solo di recente in maniera privata collezione.
Elizabeth Fritsch – Quantum Pocket IV- 2010 – Hand-built stoneware – Presentato da Adrian Sasoon
Gres lavorato a mano 43 x 27 x 11 cm (16,9 x 10,6 x 4,3 pollici).Quantum Pocket IV è uno stupefacente tour de force che indaga il rapporto di spazio tra due e tre dimensioni. Rappresentare il effetti paradossali dello spazio curvo e della planarità, è interamente costruito a mano e presenta un’audace visualizzazione di rettangoli cubici, ciascuno di dimensioni diverse e posizionato a angoli diversi. Ispirato allo scrittore argentino Jorge Luis Borges ’ 1942 storia surrealista, La Morte e la Bussola, incarna il racconto di Elizabeth Fritsch S ricerca intellettuale in campi come la letteratura, la metafisica, la musica e matematica. Quantum Pocket IV fa parte di una serie di quattro opere d’arte, una delle quali è in Fitzwilliam Museum, Università di Cambridge, e un altra nella collezione personale dell’artista.
Gerhard Richter – Immagine astratta (456-2) 1980 – Olio su tela – 65×80 cm – Presentato da Galerie Von Vertes
L’Abstraktes Bild (“Quadri astratti “) formano una cesura impressionante nel artista che opera e annuncia una nuova era nella sua produzione creativa. Invece di colori monocromi, ora risplende un’opera policroma; invece del pennellata monotona, racla e pennelli danzano sulla tela; e invece dell’ordine, nella composizione regna il caos controllato. Il colore la tavolozza di Abstraktes Bild (456-2) è una delle più varie e vivaci del panorama artistisco. Le pennellate energiche e la variegata tavolozza di colori culminano in un composizione complessiva emozionante che cattura lo sguardo e si rivela costantemente nuovi modi di vedere.
E infine per tornare al fascino dell’arte antica, un’opera di Bernardo Daddi – Parte della predella del polittico proveniente dalla chiesa di San Giorgio a Ruballa: Santa Lucia e Santa Caterina d’Alessandria 1348, Tempera su tavola, 21 x 38,6 cm – Presentato da Brimo De Laroussilhe. Arriva la pregevole tavoletta raffigurante Santa Lucia e Santa Caterina dalla predella del polittico proveniente dalla chiesa di San Giorgio a Ruballa a Bagno a Ripoli, vicino Firenze. Realizzato da Bernardo Daddi nel 1348, il il polittico è oggi conservato al Courtauld Institute di Londra, mentre il altri pannelli che originariamente costituivano la predella si trovano in ambienti privati collezioni e il Musée des Beaux-Arts di Strasburgo. L’ensemble è Bernardo Daddi. È l’ultimo lavoro firmato e datato, realizzato a breve prima di morire durante la peste nera nel 1348.