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TEFAF 2025 a Maastricht: apertura in grande stile per la fiera più importante nel panorama dell’arte dalla qualità museale

TEFAF

Riconosciuta a livello mondiale come la principale fiera per l’arte, l’antiquariato e il design, TEFAF Maastricht offre opportunità di collezionismo senza pari, esponendo 7.000 anni di storia dell’arte, dall’antichità al contemporaneo. Insieme ai principali commercianti del mondo, la fiera presenta il ritorno della sezione TEFAF Focus per il secondo anno, in cui le gallerie con piattaforme curatoriali esplorano più approfonditamente l’opera di un singolo artista o concetto. Il TEFAF Summit torna anche per il suo secondo anno il 17 marzo, in collaborazione con la Commissione olandese per l’UNESCO, AXA XL e organizzazioni partner tra cui Deloitte e ICOM Belgio Flanders. Il TEFAF Summit di quest’anno si concentrerà sulle sfide del calo dei finanziamenti pubblici negli ultimi anni, esaminando come la filantropia e i modelli innovativi di finanziamento privato possano supportare il settore artistico non profit europeo.

Inoltre, TEFAF presenta due importanti mostre di prestiti dal Museo e Real Bosco di Capodimonte e dal KMSKA, Royal Museum of Fine Arts di Anversa, sottolineando il suo impegno nel promuovere il dialogo tra istituzioni, collezionisti e appassionati d’arte in tutto il mondo. La 38a edizione di TEFAF Maastricht vede anche un ampio e dinamico programma per i visitatori, tra cui dibattiti di gruppo TEFAF Talks e discussioni allo stand TEFAF Meet the Experts. Di seguito, una selezione di alcuni pezzi salienti che sono in vendita alla fiera.

PRESENTATO DA LANDAU FINE ART (STAND 414)

Les Dormeurs occupa un posto distinto, non solo nell’eredità di Picasso, ma anche nella storia dell’arte moderna. Scelto dal pregiato e storico mercante di Picasso, Daniel-Henry Kahnweiler, per essere appeso dietro la sua scrivania, questo dipinto straordinario è diventato un simbolo del genio di Picasso. È stato protagonista di interviste e mostre, tra cui la fondamentale retrospettiva di Picasso del 1971 al Louvre, una delle rare occasioni in cui la Gioconda è stata spostata per far posto a un altro pezzo. Questa iconica opera è stata esposta in alcune delle più importanti istituzioni culturali del mondo, tra cui il Louvre, lo Stedelijk Museum, il Solomon R. Guggenheim Museum, la Tate, il Centre Pompidou e il Museu Picasso.

PRESENTATO DA W&K – WIENERROITHER & KOHLBACHER (STAND 609)

Una straordinaria riscoperta illumina i primi lavori di Gustav Klimt: il ritratto del principe William Nii Nortey Dowuona, è stato riscoperto dopo la sua rimozione dall’occhio del pubblico nel 1928. Dipinto nel 1897, questo ritratto di un’importante figura ghanese è stato creato durante la Vienna Völkerschau e riflette un momento cruciale nell’evoluzione artistica di Klimt. Il dipinto è stato trovato in cattive condizioni, con un debole timbro di proprietà di Klimt. L’esperto Prof. Dr. Alfred Weidinger ne ha confermato l’identità dopo anni di ricerche. La riscoperta fornisce preziose informazioni sul cambiamento stilistico di Klimt e sui complessi collegamenti storici tra Europa e Africa alla fine del XIX secolo. Questa opera viene offerta in base a un accordo di conciliazione.

PRESENTATO DA GALERIE CANESSO (STAND 360)

Questo accattivante dipinto di Andrea Vaccaro raffigura il momento meno noto prima del martirio di San Sebastiano, mostrando la sua preparazione al tormento ordinato dall’imperatore Diocleziano. Spogliato dell’armatura, il giovane santo è raffigurato con un movimento a contrapposto, la sua espressione serena contrasta con la tensione della scena. La composizione illuminata, influenzata da Caravaggio e Ribera, enfatizza la calma accettazione del destino da parte del santo. La fusione unica di naturalismo e classicismo di Vaccaro, influenzata da Guido Reni e Stanzione, conferisce all’opera potenza e sensualità. Il chiaroscuro e la tavolozza di colori vibranti riflettono la sua evoluzione come artista durante il barocco napoletano, catturando un potente momento di divino.

PRESENTATO DA GALERIE ZLOTOWSKI (STAND 441)

Nata a Parigi nel 1911 e scomparsa a New York nel 2010, Louise Bourgeois è oggi considerata una delle figure più importanti dell’arte del XX secolo. Scultrice, disegnatrice e creatrice di potenti installazioni, considerava l’arte come una garanzia di salute mentale. Attingendo alle proprie esperienze di vita, Bourgeois ha esplorato temi di sessualità, sia femminile che maschile, per tutta la sua carriera. Credeva che il suo lavoro avesse sempre una dimensione sessuale, che divenne più esplicita dopo gli anni ’60. Il disegno era centrale nella sua pratica, un atto di esorcismo e riflessione. Che si tratti di astratti o figurative, piccoli schizzi o grandi composizioni, il suo lavoro grafico funge da sismografo del suo mondo interiore.

PRESENATO DA GALERIE LÉAGE (STAND 144)

Questa straordinario secretary incarna lo stile distintivo di Adam Weisweiler ed è stato creato per il marchand-mercier Dominique Daguerre durante il tardo Ancien Régime. Caratterizzata da pannelli laccati e distanziatori intrecciati, il suo design rispecchia altre opere di Weisweiler, tra cui le segretarie del Metropolitan Museum of Art e del Rijksmuseum. Gli abbellimenti in bronzo dorato, probabilmente realizzati da François Rémond, mostrano influenze “chinoisante”, riflettendo il fascino del periodo per l’estetica asiatica. Un tempo di proprietà del barone Alphonse de Rothschild, esemplifica il suo gusto represso per il lusso francese, come esposto nel suo Hôtel Saint-Florentin.

PRESENTATO DA MARGOT MCKINNEY THE FINEST JEWELS (STAND 145)

L’Atoll Collier di Margot McKinney trae ispirazione dai paesaggi mozzafiato della sua nativa Australia, in particolare dalle acque vibranti della Grande barriera corallina. La collana presenta tredici grandi pezzi di raro opale di masso, estratto negli anni ’60 vicino a Winton, nel Queensland. Questi opali, nati dall’arido deserto, catturano paradossalmente il gioco di colori scintillanti che ricordano i mari corallini. Il design è impreziosito da perle di pistacchio di Tahiti, insieme a tormaline, zirconi e demantoidi, un raro e brillante granato. L’Atoll Collier incarna magnificamente il contrasto tra l’aspro entroterra australiano e i suoi incontaminati mari tropicali.

PRESENTATO DA GALERIE MARCILHAC (STAND 469)

Un eccezionale pianoforte Pleyel di Jacques-Émile Ruhlmann, commissionato da François Ducharne, allora direttore di Soieries F. Ducharne, per la sua villa privata a Parigi, che celebra il centenario dell’Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne del 1925. Questo raro pianoforte, esposto insieme a una collezione unica di mobili e oggetti di Ruhlmann, tra cui tappeti, poltrone, tavolini a piedistallo e un tavolino da caffè, tutti esposti nello stand della Galerie Marcilhac.

Immagine di copertina: Willem van de Velde il Giovane e scuola (1698)- Olio su tela 16402 x 306 cm. Presentato da BIJL-VAN URK MASTERPAINTINGS (STAND 370)

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