Si sente dire spesso che le tecnologie sono il cuore pulsante delle nuove fonti energetiche. Evidentemente non si sbaglia, viste le straordinarie scoperte applicate a idrogeno, nucleare, fotovoltaico ed eolico. Stando a quanto è stato fatto a Ravenna in località Bassette dalla società InRete distribuzione (gruppo Hera) non si sbaglia nemmeno quando si dice che nuove tecnologie si possono applicare con successo anche a fonti tradizionali. Al gas metano, per esempio.
Cosa è stato fatto a Ravenna? È stata usata la turboespansione su un impianto gas impianto gas. Un sistema che agisce quando la pressione del gas viene ridotta per essere immessa nella rete distributiva. La riduzione di pressione del gas – in questo caso in arrivo arriva dal metanodotto Snam – avviene in maniera controllata, ma la tecnologia applicata recupera sotto forma di energia elettrica l’energia che normalmente è sciupata durante la riduzione della pressione. È, dunque, una tecnologia innovativa che riunisce due processi in uno: sfrutta la decompressione del gas a basse atmosfere, recuperando energia.
È un sistema circolare legato alla rete del gas che serve anche un depuratore e ottenuto con un
investimento di 2,3 milioni di euro e grazie a un revamping degli impianti. L’applicazione non confligge con le aspettative di produzione elettrica a basse emissioni. Su quelle del metano sono in corso sperimentazioni mondiali per individuarle alche con l’uso di satelliti. Per Ravenna l’ottimismo deve esser tale che non si dovrebbero rilevare fughe.
Ad assistere all’attivazione della nuova tecnologia c’erano il sindaco Michele de Pascale e l’AD del Gruppo Hera Orazio Iacono.
“La transizione ecologica passa prima di tutto dalle tecnologie innovative applicate a nuovi impianti
ambientalmente sostenibili, ma anche intervenendo sull’esistente per migliorarne l’efficienza energetica
dice il sindaco, che ultimamente vede la sua città interessata da diversi processi industriali in campo energetico” ha detto il sindaco.
“Modello di multibusiness”
L’innovazione sulla rete gas può arrivare a generare fino a 770 kW di potenza ed è stata stimata una produzione annua di circa 3.600 MWh di elettricità, pari al consumo di 1.350 famiglie. Migliora tutto il sistema di distribuzione, paragonato nella circostanza a una filiera sostenibile a Km 0.
L’Ad di Hera ne è orgoglioso: “Il nostro gruppo è sempre attento a fare evolvere le proprie infrastrutture affinché siano di supporto alla transizione energetica. Anche in questo importante progetto di Bassette il modello multibusiness ci permette di sfruttare le sovrapposizioni tra i vari business gestiti”, dice Iacono. Si, perché Hera è parte della strutturazione di Ravenna come hub nazionale. Prima che nelle reti gas possa transitare idrogeno – tanto per dire del futuro – il gas continuerà nella funzione di stabilizzatore del circle economico e sociale.
Nell’uso della turboespansione – dicono insieme società e Comune – sono state rispettate le direttive comunitarie con le regole e gli strumenti per gli obiettivi di incremento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili al 2030. Tradotto: usiamo il gas ma siamo anche green.
Un ottimo esempio di investimenti profittevoli e con un riscontro positivo per la comunitá