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Technogym verso l’Ipo a Piazza Affari

Technogym vuole quotarsi alla Borsa di Milano. La società di attrezzi per lo sport ha presentato alla Consob e a Borsa Italiana la domanda per sbarcare sul listino.

La decisione sarebbe legata anche a ragioni contrattuali: secondo una clausola inserita nei patti parasociali, i fondi Arles e Candover Investments, che insieme hanno il 40% dell’azienda fondata e presieduta da Nerio Alessandri (proprietario del restante 60%), sarebbero obbligati a uscire dal capitale entro giugno.

Al momento non si conoscono i dettagli dell’Ipo, ma alcune indiscrezioni di stampa sostengono che si tratterà di un’offerta pubblica di vendita da parte dei fondi sull’intera quota detenuta. Il flottante sarà perciò del 40%.

L’operazione dovrebbe essere definita nel primo semestre e chiusa entro l’anno. Mediobanca, Goldman Sachs e JP Morgan svolgono il ruolo di consulenti insieme allo studio legale Cleary Gottlieb Steen & Hamilton.

Nata nel 1983 con sede a Cesena, Technogym è diventata in pochi anni un marchio molto noto del Made in Italy, vendendo macchine per il fitness in tutto il mondo.

La società conta 2.200 dipendenti e 14 filiali sparse fra Europa, Stati Uniti, Asia, Medio Oriente, Australia e Sud America. Come in passato, Technogym sarà fornitore ufficiale delle Olimpiadi, che quest’anno si svolgeranno a Rio de Janeiro, in Brasile.

Quanto al bilancio, nel 2015 l’azienda ha visto salire i ricavi del 10%, a 511,8 milioni di euro, mentre il margine operativo lordo è aumentato del 40%. L’indebitamento, invece, è prossimo allo zero e l’anno scorso l’export ha rappresentato il 93% del giro d’affari.

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Categories: Finanza e Mercati