La Spagna, mentre l’Italia è scossa dalle contestazioni dei “no Tav” in Val di Susa, ha deciso di rispolverare il progetto ferroviario che prevede l’attraversamento del tratto centrale dei Pirenei verso la Francia. La ministra per le Infrastrutture, Ana Pastor, ha infatti sollecitato nelle scorse settimane Bruxelles a inserire la tratta pirenaica (Corridoio 16) nel megaprogetto europeo di trasporto delle merci su rotaia.
Del resto la Spagna, ma anche il Portogallo, sono i collettori per l’Europa di una buona parte della merce proveniente dall’Africa. La rete ferroviaria iberica è quindi strategicamente importante per il trasporto delle merci sia verso l’Europa del Nord, con l’attraversamento dei Pirenei centrali, sia sull’asse Mediterraneo (da Barcellona) e quindi l’Italia.
Venendo al progetto pirenaico, questi dovrebbe collegare il versante spagnolo a Tolosa in Francia, grazie a un investimento superiore ai 10 miliardi di euro, di cui un 30% finanziato dalla Ue e la restante parte dai governi di Madrid e di Parigi, oltre a una quota finanziata dai privati.
L’opera comprende lo scavo di un tunnel di 40 chilometri di lunghezza. Il Governo spagnolo calcola che la tratta pirenaica assorbirà il 20% del totale della merce (in sensibile crescita) che circola nella penisola.