“Ringrazio il Governo della fiducia. Non posso che ispirarmi al prezioso lavoro fatto con il presidente Rainer Masera, con il quale ho lavorato in modo splendido in questi anni e al quale va tutta la mia gratitudine”. Queste le parole Mario Virano, appena nominato dal Governo a capo della delegazione italiana della conferenza intergovernativa della Tav Torino-Lione.
Le dimissioni di Masera sono state formalizzate lo scorso 28 giugno. Da allora è iniziata la ricerca di una figura appropriata per l’incarico: in pole position, oltre a Virano, c’era anche Sergio Chiamparino – ex sindaco di Torino -, ma lo scorso 12 luglio Corrado Passera, ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture ha fatto la sua scelta. A Virano sarà affiancato il nuovo segretario generale Rossella Napolitano.
L’obiettivo della nomina è “garantire la continuità amministrativa”, dicono dal ministero. Per questo è stato selezionato Virano, entusiasta di realizzare la Tav Torino-Lione e benaccetto anche alle autorità francesi coinvolte. Louis Besson, capo della delegazione francese, gli ha indirizzato una lettera in cui sottolinea come “la sola dichiarazione ufficiale delle nuove autorità francesi da ritenere valida è quella del presidente della Repubblica, Francois Hollande”. Una dichiarazione che si affianca all’annuncio che il prossimo vertice bilaterale previsto a Lione avrà come tema centrale il dossier Tav.
Si apre così un nuovo capitolo per la Commissione Intergovernativa italo-francese sulla Tav. Il ministro Passera, come si legge in una nota, “ha sentitamente ringraziato il professor Masera per l’importante lavoro sin qui svolto e ha confermato all’architetto Virano il forte appoggio suo personale e dell’intero governo per la realizzazione della Tav”.
