Per la prima volta il tasso di interesse del Bot annuale in asta è sceso sotto lo zero attestandosi a -0,30%. E’ accaduto nell’asta di questa mattina in cui il Tesoro ha fatto il pieno collocando titoli per sei miliardi di euro, il massimo importo offerto. Domani è in agenda l’asta per il Btp a 3,7 e 30 anni per massimi 5,5 miliardi di euro. Per il Btp triennale il mercato si attende un rendimento intorno allo 0,15% mentre il BTp a 7 anni dovrebbe mantenersi sui livelli registrati oggi sul mercato secondario (1,08%).
Lo spread Btp-Bund in mattinata è in calo del 2,4% a 103 punti base. Le Borse si muovono al rialzo nonostante i dati contrastanti arrivati dalla Cina che hanno condizionato le Borse asiatiche. Se le vendite al dettaglio sono salite in ottobre in Cina dell’11%, leggermente meglio delle aspettative, la produzione industriale ha al contrario frenato, mettendo a segno una crescita a ottobre del 5,6% (+5,7% di settembre) e contro attese degli economisti di +5,8%.
Il Ftse Mib sale dello 0,59% spinto dalle banche: Banco Popolare +5,28%, Bpm +4,48%, entrambe ieri hanno pubblicato conti superiori alle previsioni. A scaldare il settore delle popolari anche le ipotesi di M&A. Bene anche Anima +2,92%, Bper +1,83%. Sotto i riflettori è Unicredit in attesa dei risultati del trimestre ma soprattutto dell’aggiornamento del piano industriale in agenda anch’esso per oggi. Precipita invece Mediaset -9,16%, con sospensione per eccesso di ribasso, all’indomani della pubblicazione dei conti su cui sono arrivati giudizi negativi da parte degli analisti. Tra i peggiori del Ftse Mib anche Yoox -2,66%, Ubi -1,87% fa eccezione tra le banche, Saipem -1,12%. Sotto pressione, fuori dal listino principale, anche Fincantieri che cede il 4,5% dopo i conti del terzo trimestre che sono stati definit drammatici dagli analisti di Mediobanca.
A Parigi, dove il Cac40 sale dello 0,76%, le vendite colpiscono Vivendi che in mattinata è arrivato a lasciare fino al 10% a causa dei conti trimestrali in rosso. Positive anche le altre principali Piazza europee: Francoforte +1,12% e Londra +0,47%. Pochi i dati macro attesi nel pomeriggio dagli Usa: alle 14.30 l’indice dei prezzi alle importazioni di ottobre e alle 16 le scorte e le vendite all’ingrosso di settembre. Il Brent cede lo 0,46% a 47,22 dollari al barile. Il petrolio Wti l’1,15% a 43,7 dollari al barile. Il cambio euro dollaro è poco mosso a 1,0716.