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Tassi Bce, inflazione Usa e Covid in Cina frenano le Borse europee. Balzo di Cattolica: Generali al 91%

Cattolica si adegua al prezzo pagato da Generali per salire oltre il 91% – Chiusura in rosso per le Borse asiatiche – Giù il petrolio, sale il gas – Snapchat affossa i tecnologici

Tassi Bce, inflazione Usa e Covid in Cina frenano le Borse europee. Balzo di Cattolica: Generali al 91%

Dopo il mini-rally delle ultime due sedute (+1,9% per Eurostoxx50 e +2% per Stoxx600), mercoledì le Borse europee si tingono di rosso. All’inizio del pomeriggio Piazza Affari cede lo 0,4%. Fanno peggio Parigi (-1%) e Francoforte (-0,8%). Limitano i danni, invece, Londra (-0,3%) e Madrid (-0,1%).

A Milano è protagonista Cattolica che, dopo l’aumento della quota Generali, balza del 7%. E resta alta l’attenzione su Banco Bpm +4,02% in controtendenza rispetto al mercato.

All’origine dei ribassi ci sono diversi fattori: le preoccupazioni per la crescita e l’inflazione negli Stati Uniti; l’accoglienza fredda in Asia delle misure fiscali allo studio di Pechino per supportare la ripresa post Covid; e la conferma che la Bce alzerà i tassi d’interesse due volte fra luglio e settembre.

Male le Borse asiatiche

Chiusura in netto calo per le Borse della Cina, che hanno risentito pesantemente dei timori per gli effetti economici della recrudescenza dell’epidemia di Covid-19 nel Paese. Le iniziative annunciate ieri dal Governo di Pechino per stabilizzare l’economia nazionale non sono riuscite ad arginare la sfiducia e le vendite che hanno bersagliato tutti i listini azionari. Così, a fine seduta, l’indice Composite di Shanghai ha registrato un tonfo del 2,41%, attestandosi a 3.070,93 punti, mentre quello di Shenzhen ha ceduto il 3,62%, a 1.922,48 punti. Male anche le Borsa di Hong Kong dove l’Indice Hang Seng ha segnato un calo dell’1,7% chiudendo a quota 20.112,10 punti.

Le azioni in vista a Piazza Affari

A Piazza Affari, Tim -1,3% dopo le indiscrezioni riportate dal Messaggero sulle divergenze tra il gruppo di tlc e il fondo Kkr sull’accordo di coinvestimento in Fibercop.

I titoli migliori sul listino principale sono Banco Bpm (+3,76%), Bper Banca (+2,47%), Inwit (+1,34%) e Intesa Sanpaolo (+1,15%).

Tra i peggiori, invece, Stmicroelectronics (-2,04%), Enel (-1,92%), A2A (-1,9%) e Moncler (-1,82%).

Fuori dal Ftse Mib, brilla Cattolica (+7%, a 6,72 euro) dopo che Generali ha ampliato la sua quota dall’84,475% al 91,308% con l’acquisto di 15.604.182 azioni ordinarie della compagnia veronese. Il mercato sta adeguando il prezzo dei titoli a quello pagato dal Leone, pari a 6,75 euro per azione, per un esborso complessivo di 105,3 milioni.

Dall’altra sponda dell’Atlantico, il profit warning di Snapchat frena i tecnologici nell’afterhours a Wall Street e penalizza il titolo con un -31% in premercato sul Nasdaq.

L’euro si rafforza

Sul mercato valutario, l’euro è sostenuto dalla prospettiva di due ritocchi ai tassi di interesse nell’Eurozona entro fine anno: il cambio tra euro e dollaro supera 1,07 a 1,0705 (da 1,0679 ieri sera) e tratta ai massimi da un mese. Euro/yen a 136,37 (da 136,43). Dollaro/yen a 127,64 (da 127,74).

Commodity

Prezzi del petrolio in calo dell’1,3% sia nel contratto luglio del Brent, a 111,8 dollari al barile, sia nella consegna luglio del Wti, a 108,8 dollari al barile.

Il gas naturale in Europa recupera circa un punto percentuale, a 84,5 euro al megawattora.

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