È in arrivo un aumento delle tasse sulla casa, ma l’aggravio non riguarda l’Imu né la Tasi. Il Documento programmatico di bilancio appena varato dal governo, che contiene l’impalcatura della manovra 2020, prevede esplicitamente un rincaro delle imposte ipocatastali.
Sono destinate a triplicare – da 50 a 150 euro ciascuna – l’imposta ipotecaria e quella catastale sui trasferimenti immobiliari soggetti all’imposta di registro (prima casa e altri immobili).
Tuttavia, “al fine di equiparare il prelievo tributario di queste imposte sui trasferimenti immobiliari – si legge nel Documento programmatico di bilancio – viene prevista la riduzione da euro 200 a euro 150 per ciascuna imposta sui trasferimenti immobiliari soggetti ad IVA (Prima casa e altri immobili)”.
L’imposta ipotecaria si paga per trascrizioni, iscrizioni, rinnovazioni, cancellazioni e annotazioni nei pubblici registri immobiliari, formalità che vengono espletate a seguito di cessioni immobiliari, successioni, donazioni e quando vengono costituite delle ipoteche o diritti reali di godimento.
L’imposta catastale è dovuta invece ogni volta che si esegue una voltura catastale in seguito a cessioni, successioni, donazioni o costituzione di ipoteche e di diritti reali (come l’usufrutto).
A differenza dell’imposta di registro, che si paga in proporzione al valore della scrittura da registrare, l’imposta ipotecaria e quella catastale prevedono un esborso fisso, che, appunto, rischia di triplicare.
Ma non è finita. Il governo ha previsto anche un rialzo dell’aliquota sulla cedolare secca sugli affitti a canone concordato, che aumenterà di un quarto, passando dal 10% al 12,5%. Ricordiamo però che, in mancanza di interventi legislativi, la cedolare secca sarebbe scaduta alla fine del 2019: l’obiettivo è quindi confermarla e renderla strutturale, ma con un prelievo meno vantaggioso che in passato.
Secondo il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa, questa misura è “un clamoroso autogol. La cedolare sugli affitti calmierati è una misura sociale, condivisa da forze politiche, sindacati inquilini, operatori ed esperti del settore immobiliare. In questi sei anni di applicazione ha garantito un’offerta abitativa estesa, favorendo la mobilità di lavoratori e studenti sul territorio. Inoltre, come rileva la nota di aggiornamento del Def, la cedolare ha determinato una riduzione senza precedenti dell’evasione fiscale nelle locazioni”.