Come era prevedibile, il Governo ha prorogato lo stop alla riscossione e alla notifica delle cartelle fiscali in considerazione della perdurante emergenza pandemica. La sospensione, che sarebbe scaduta il 30 aprile, viene prolungata al prossimo 31 maggio. Lo rende noto il Ministero dell’Economia che precisa come sia in corso di definizione il provvedimento normativo che verrà inserito nei prossimi giorni in un decreto per diventare così immediatamente operativo.
Senza la sospensione decisa dal Governo contribuenti e uffici postali sarebbero stati travolti da milioni di cartelle esattoriali in fieri. Lo stop, introdotto l’anno scorso a partire dall’8 marzo in piena pandemia, riguarda tutti i versamenti derivanti dalle cartelle di pagamento e dagli avvisi di addebito e di accertamento esecutivi ma anche l’invio di nuove cartelle e l’avvio di procedure come fermi, ipoteche, pignoramenti.
Un sollievo per i contribuenti reso necessario dall’emergenza pandemica, ma il Governo guarda già oltre ed è al lavoro per definire la nuova riforma fiscale che, come si sa e come ha preannunciato il premier Mario Draghi, è una delle cinque riforme che accompagnano il Recovery Plan, che è stato puntualmente inviato ieri alla Commissione europea, e che saranno un passaporto decisivo per ricevere i fondi previsti da Bruxelles ma anche per modernizzare finalmente l’Italia.