L’appuntamento con la Tari 2017 sta per arrivare. Da Milano a Roma, da Firenze a Bologna, da Torino a Palermo passando per Napoli: in (quasi) tutti i Comuni d’Italia si avvicina una delle scadenze previste per il pagamento della tassa sui rifiuti.
Il principio di fondo è uguale ovunque: la Tari, come si legge sul sito del Dipartimento delle Finanze, “è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti”. A pagare deve essere “il soggetto utilizzatore dell’immobile”, ad esempio l’inquilino in affitto, ma “in caso di detenzione breve dell’immobile, di durata non superiore a sei mesi – spiega ancora il ministero dell’Economia – la tassa non è dovuta dall’utilizzatore ma resta esclusivamente in capo al possessore (proprietario o titolare di usufrutto, uso, abitazione o superficie)”. Infine, nel caso più persone vivano nella stessa abitazione, tutti i coinquilini sono tenuti a pagare la propria parte.
Fin qui le regole generali. Per quanto riguarda invece scadenze, riduzioni e agevolazioni, le norme cambiano da città a città. Vediamo come funziona la Tari 2017 a Milano e a Roma.
TARI MILANO
Scadenze
Dopo aver ricevuto l’avviso di pagamento dagli uffici del Comune di Milano, è possibile scegliere di pagare la Tari 2017 in due rate oppure in un’unica soluzione, con le seguenti scadenze.
In due rate:
prima rata entro il 31 luglio 2017;
seconda rata entro il 31 ottobre 2017.
In un’unica rata:
entro il 30 settembre 2017.
Esenzione
Sono esentati dal pagamento della Tari a Milano i soggetti che rientrano in alcune categorie svantaggiate:
– nullatenenti o persone in condizioni di accertato grave disagio economico, ad esempio chi vive solo con la pensione sociale o con il trattamento minimo Inps; – le persone assistite in modo permanente dal Comune;
– i soggetti con reddito “non superiore alle soglie massime di esenzione fissate dall’art. 4 del d.lgs. 29.4.1998 n. 124 – si legge sul sito del Comune di Milano – e limitatamente ai locali direttamente adibiti ad unica abitazione principale e con l’esclusione di quelli subaffittati”. Purtroppo il riferimento normativo è a un decreto di 20 anni fa che contiene solo indicazioni in lire. Nel punto citato dal Comune si legge che “l’esenzione totale” è garantita “qualora l’indicatore della situazione economica equivalente sia inferiore a 18 milioni di lire. Per i nuclei familiari di un solo componente il suddetto valore è elevato di 5 milioni di lire”. Per intenderci, 18 milioni di lire corrispondono a circa 9.300 euro e 5 milioni a poco più di 2.500 euro. Su questo punto sarebbe stata utile una maggiore chiarezza da parte del Comune di Milano, che non fornisce ulteriori spiegazioni né sul sito né al numero di assistenza 020202. L’unica precisazione, anch’essa poco trasparente, è che “per la determinazione dell’esenzione si utilizzano i coefficienti che identificano la soglia di povertà Istat per le famiglie con un numero di componenti maggiore di uno”.
In ogni caso, per ottenere l’esenzione bisogna fare domanda e dimostrare di averne diritto. Da parte sua, il Comune può verificare in ogni momento che le informazioni fornite dai cittadini rispondano al vero.
Riduzioni e agevolazioni
1. È prevista una riduzione del 30% della Tari in due casi:
– abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo, non superiore a 183 giorni nell’anno solare;
– fabbricati rurali ad uso abitativo.
?Per usufruirne occorre presentare una dichiarazione al Comune.
2. La Tari viene ridotta del 25% per i nuclei famigliari composti da 4 o più componenti che vivono in una casa non più grande di 120 metri quadri. In questo caso l’agevolazione viene applicata d’ufficio.
3. Un’ulteriore riduzione del 10% della Tari, fino a un massimo di 15 euro, viene applicata nei seguenti casi:
– nuclei famigliari composti da 2 persone di cui una ultra 75 enne alla data del primo gennaio dell’anno di riferimento;
– nuclei famigliari composti da 2 o 3 persone, di cui un adulto e 1 o 2 minorenni, in un alloggio di superficie non superiore a 80 metri quadri.
TARI ROMA
Scadenze
Le rate sono due: il primo avviso di pagamento viene inviato dall’Ama fra maggio e giugno, mentre il secondo fra ottobre e novembre. Le scadenze non sono fisse: da quando si riceve l’avviso si hanno 20-25 giorni di tempo per versare il denaro.
Esenzione
Ha diritto all’esenzione chi soddisfa allo stesso tempo tre requisiti:
– non avere debiti su Tari o Tares maturati al 31 dicembre dell’anno precedente a quello di applicazione dell’esenzione;
– avere nell’immobile la propria abitazione principale (deve perciò essere la casa in cui si ha la residenza anagrafica e si vive abitualmente);
– avere un Isee ordinario non superiore a 6.500 euro.
Fino al 31 dicembre è possibile inviare al Comune di Roma la richiesta di esenzione dalla Tari tramite la funzionalità online nella sezione “Servizi Tributari“. In alternativa si può presentare gratuitamente la richiesta di esenzione ai Caf convenzionati con il Comune di Roma.
Riduzioni
A Roma la Tari prevede riduzioni in tre casi:
– Distanza cassonetto. È possibile richiedere una riduzione del 50% della quota fissa della tariffa se il primo cassonetto è distante dall’immobile più di mille metri. Nel caso di strade private o non aperte al pubblico transito, la distanza è calcolata con riferimento all’accesso più vicino al punto di raccolta. La riduzione decorre dal momento in cui si presenta la richiesta. I clienti che richiedono per la prima volta la riduzione possono presentarla in qualsiasi periodo dell’anno, mentre in caso di rinnovo la richiesta deve essere presentata entro il 31 gennaio di ogni anno. Scarica il modulo.
– Interruzione del servizio. Nel caso in cui il servizio di raccolta rifiuti si interrompa in modo continuativo per oltre trenta giorni, si può richiedere una riduzione pari a un dodicesimo della quota variabile della tariffa per ogni mese d’interruzione. Scarica il modulo.
– Famiglie non residenti. Per gli immobili a disposizione di clienti in altri Comuni o in altri immobili all’interno del territorio del Comune di Roma è prevista la riduzione del 50% della quota variabile della tariffa. In caso di residenza in altro immobile all’interno del territorio di Roma, la tariffa viene calcolata sul numero dei componenti il nucleo familiare così come risulta all’Anagrafe. Se si risiede fuori del territorio di Roma Capitale e non si comunica il numero dei componenti il nucleo familiare convivente, il numero degli occupanti l’immobile sarà calcolato sulla base di 3 unità (media dei componenti delle famiglie della città di Roma). Scarica il modulo.
Allarghiamo ora lo sguardo alle altre principali città italiane e vediamo quali sono le date da segnare sul calendario.
TARI GENOVA
Scadenze:
– 30 luglio 2017: prima rata;
– 30 settembre 2017: seconda rata;
– 30 novembre 2017: terza rata;
– 30 dicembre 2017; quarta rata.
TARI FIRENZE
Scadenze:
– 30 aprile e 31 luglio: acconto per un importo pari ai due terzi della tassa relativa all’anno precedente;
– 31 ottobre: saldo.
TARI BOLOGNA
Scadenze:
– 16 maggio 2017: prima rata;
– 30 novembre 2017: seconda rata.
TARI TORINO
Scadenze:
– 30 aprile e 31 maggio 2017: acconto che sarà calcolato applicando il 40% delle tariffe Tari 2016.
– 10 dicembre 2017: saldo.
TARI NAPOLI
Scadenze:
– 16 maggio 2017: prima rata;
– 16 giugno 2017: seconda rata;
– 16 luglio 2017: terza rata;
– 16 settembre 2017: quarta rata;
– 16 Novembre 2017: quinta rata.
TARI PALERMO
Scadenze:
– 30 aprile 2017: acconto;
– 31 ottobre: saldo.