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Tares, la prima rata slitta da gennaio ad aprile

La proposta arriva dal Governo ed è contenuta in un subemendamento alla legge di Stabilità presentato questa mattina in commissione Bilancio al Senato – Il primo versamento per la nuova tassa su rifiuti e servizi comunali sarebbe così rinviato di tre mesi.

Tares, la prima rata slitta da gennaio ad aprile

Rinviare da gennaio ad aprile la prima rata della Tares, la nuova tassa su rifiuti e altri servizi comunali. La proposta arriva dal Governo ed è contenuta in un subemendamento alla legge di Stabilità presentato questa mattina in commissione Bilancio al Senato. Lo confermano a FIRSTonline fonti di Palazzo Madama.

La correzione proposta punta a modificare un emendamento presentato dallo stesso Esecutivo appena due giorni fa per rendere operativo il nuovo prelievo. Se il rinvio fosse approvato, il versamento slitterebbe a dopo la campagna elettorale. I contribuenti avrebbero quindi il tempo di riprendersi dalla stangata dell’Imu (il termine per il pagamento del saldo scade oggi) e l’amministrazione potrebbe chiarire i molti aspetti tecnici ancora poco chiari relativamente al calcolo della nuova tassa.

La Tares sostituirà Tarsu e Tia (a seconda del prelievo finora scelto dai singoli Comuni). A pagarla non saranno solo i proprietari di immobili, ma tutti coloro che “occupano o detengono locali o aree scoperte”.

Il prelievo sarà più caro rispetto al passato, perché dovrà finanziare interamente il servizio di igiene ambientale e i “servizi indivisibili” come l’illuminazione e la manutenzione delle strade. A questo scopo il Comune applicherà al tributo sui rifiuti una maggiorazione pari a 30 centesimi al metro quadro (elevabile a 40).

In tutto, la Tares costerà ai contribuenti italiani un miliardo di euro l’anno, che lo Stato risparmierà tagliando una somma equivalente agli ex trasferimenti ai Comuni, ora rivoluzionati dalla legge di Stabilità.

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