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Tamberi: debutto sofferto alle Olimpiadi, ma la finale c’è

Gianmarco Tamberi supera le difficoltà fisiche e si qualifica per la finale del salto in alto a Parigi 2024, nonostante tre errori a 2,27 metri. Appuntamento con il podio il 10 agosto alle ore 19, Gimbo: “Sabato sarà un altra storia”

Tamberi: debutto sofferto alle Olimpiadi, ma la finale c’è

Grande sofferenza per Gianmarco Tamberi, ma questa volta la fortuna è dalla sua parte. L’azzurro, che si è presentato all’appuntamento olimpico portando il peso dei recenti problemi fisici, è riuscito a conquistare un posto in finale nonostante le difficoltà.

Gimbo ha commesso tre errori sui salti a 2,27 metri, ma è comunque passato alla finale grazie ai due salti puliti precedenti, che gli hanno permesso di inserirsi tra i primi 12. In finale accede anche l’altro italiano in gara, Stefano Sottile, promosso anch’esso con lo stesso risultato.

Sono solo cinque atleti hanno superato i 2,27: lo statunitense McEwen, l’australiano Kerr, Mutaz Barshim, il sudcoreano Woo Sang-hyeok e il giapponese Akamatsu.

Tamberi qualificato grazie ai salti precedenti

Era evidente che Tamberi non fosse in grande forma, con la febbre che era scomparsa solo il giorno prima della gara. L’azzurro, oro nel salto in alto a Tokyo, ha evitato di cimentarsi nella misura di ingresso (2,15 metri) e poi ha superato, seppur non brillantemente, al primo tentativo sia la misura di 2,20 metri sia quella di 2,24 metri. Già dopo il primo salto, Gimbo ha scosso la testa per esprimere la propria insoddisfazione.

Alla misura di 2,27 metri, tuttavia, non è riuscito a fare meglio. Si è visto un Tamberi affaticato, che non è riuscito a esprimere il meglio di sé a causa delle condizioni fisiche non ottimali. Il portabandiera azzurro aveva rassicurato tutti in vista dell’esordio olimpico, preparandosi per quella che ieri ha definito “molto probabilmente la gara più difficile della mia vita“.

Durante la gara, Tamberi ha dimostrato il suo consueto spirito sportivo e fair play, andando subito a controllare le condizioni del suo amico fraterno, Mutaz Barshim, dopo un momento di grande paura. Nel primo tentativo a 2.27, Barshim si era accasciato sul prato, ma Tamberi è intervenuto prontamente per accertarsi che stesse bene. Successivamente, Barshim è riuscito a superare la prova.

Adesso l’unico pensiero per Gimbo è recuperare le forze in vista della finale, in programma il 10 agosto alle 19.

Tamberi: “Ringrazio tutti per l’affetto, sabato non sarà così”

Nell’intervista post-qualificazione, Gianmarco Tamberi ha espresso il suo spirito e gratitudine, iniziando con un sentito ringraziamento a tutti coloro che lo hanno sostenuto: “Non mi aspettavo tanto affetto da così tanta gente. Grazie a tutti gli italiani, significa tantissimo per me.” Tamberi ha spiegato le difficoltà affrontate per raggiungere la finale del salto in alto, sottolineando che “lavoro da anni per questo momento” e che arrivarci dopo le recenti difficoltà, tra cui una colica che lo ha costretto in ospedale tre giorni fa, non è stato facile.

Riguardo alla gara, ha commentato: “È stata la gara più dura della mia vita, ma sarà più facile la finale rispetto alla qualificazione. Oggi ho dovuto risparmiare energie, ma sabato sarà un’altra giornata. Ho lavorato troppo in questi anni e so di meritarmelo. Ci vediamo sabato alle 19 in pedana, sarà tutta un’altra storia.”

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