Lo sta valutando il cda di Autostrade Torino Milano, la società controllata dalla famiglia Gavio attraverso Aurelia, e che a sua volta è nel capitale di Impregilo attraverso Igli.
L'inchiesta nasce da una contestazione del gruppo Gavio dopo l'avvicendamento al vertice del general contractor, che ha portato Pietro Salini a rivestire la carica di amministratore delegato l'estate scorsa. Salini è indagato per aggiotaggio alla Procura di Milano.
Il Tribunale Civile di Milano ha respinto il ricorso d'urgenza presentato da Igli per la sospensione delle delibere dell'assemblea di Impregilo che avevano revocato il Cda targato Gavio, nominando un nuovo Consiglio espressione dei Salini.
Il gruppo di Tortona spiega che, in relazione a quest'operazione, l'assemblea straordinaria di Autostrada dei Fiori ha attribuito al Cda la delega per un aumento di capitale fino a 162,5 milioni di euro.