Il vertice di Vilnius ha portato la UE alla stipula di due Accordi di Associazione con Georgia e Moldavia, aprendo scenari interessanti per ampliare il fronte del mercato unito e delle opportunità per export, investitori e PMI.
In occasione dell’ultimo Vertice UE-Cina, Eurostat ne ha pubblicato i dati relativi all’interscambio commerciale: se la Germania rappresenta il maggior mercato europeo in entrambi i flussi, è la Finlandia a rappresentare la vera novità.
Gli ultimi aggiornamenti Eurostat sul commercio UE presentano un surplus di 13,1 mld a seguito dell’aumento dell’export, in particolare verso la Svizzera, e al calo delle importazioni. Germania sempre leader, mentre a soffrire è la Francia.
In occasione del XXI Vertice UE-Giappone Eurostat ha pubblicato gli aggiornamenti relativi a commercio e investimenti: è la Germania a rappresentare il maggior mercato sia per quanto riguarda le vendite che per le importazioni.
Stando ai dati Eurostat, la bilancia commerciale dell'Eurozona segna un surplus di 13,1 miliardi a settembre, contro i 6,9 di agosto - Superate le aspettative degli analisti - Nell'Ue a 27 Stati l'avanzo è di 0,6 miliardi di euro contro…
Le ultime stime dell’ufficio statistico dell’UE segnalano costanti miglioramenti della bilancia commerciale, fattore che deve essere visto come uno stimolo ad attuare le riforme necessarie a cogliere il treno del rilancio economico.
Peggiorano invece le previsioni sul rapporto fra debito pubblico e prodotto interno lordo, che secondo Prometeia salirà al 132,6% quest’anno e al 134% nel 2014.
Secondo gli ultimi dati diffusi da Eurostat, ad agosto la produzione in Eurolandia è aumentata dell'1% su base mensile (dopo il -1% di luglio), mentre ha registrato un calo del 2,1% su base annua - Quella dell’Italia è la quarta…
Gli ultimi aggiornamenti Eurostat registrano un aumento del surplus commerciale sia per il mercato UE che per l’Area Euro, dove lo stimolo maggiore arriva dallo scambio di beni, con segnali positivi anche dall’energia.
La dinamica delle retribuzioni nell'area valutaria è inferiore all'aumento dei prezzi: +1,1% contro +1,4 nel secondo trimestre - Questo significa che, di fatto, i salari reali hanno subito una flessione.
A luglio l'indice torna a scendere e segna un -1,5%, dopo il +0,6% di giugno - I dati deludono gli analisti, che si aspettavano un -0,1% - Europa a 28: -1%, dopo il +0,9% del mese precedente - Le cifre…
L'indice dei prezzi al consumo elaborato dall’Istat è cresciuto dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell'1,1% su base annua, in lieve frenata rispetto al +1,2% di luglio - Ben più marcato il calo a livello d’Eurozona, dove ad agosto…
Nella zona euro a luglio il tasso destagionalizzato è al 12,1%, nell'Unione all'11% - Non varia rispetto al mese precedente, ma aumenta su base annua rispettivamente di 0,6 e 0,5 punti - Disoccupazione giovanile in crescita al 24%, con punte…
Nella stima recentemente pubblicata da Eurostat si segnalano saldi commerciali positivi sia per Area Euro che per UE, con i profitti dallo scambio di beni manufatti in aumento e deficit energetico in calo rispetto allo stesso periodo 2012.
Nel primo trimestre, secondo i dati diffusi oggi da Eurostat, il tasso di risparmio delle famiglie ha segnato una risalita al 13,1%, dopo il +12,4% registrato negli ultimi tre mesi del 2012 - Il tasso degli investimenti delle imprese si…
Le ultime stime pubblicate da Eurostat sul commercio estero europeo indicano saldi positivi per 15,8 mld, il calo del deficit legato ai beni energetici e delle importazioni in generale, mentre aumenta l’export con la Germania in testa.
Secondo i dati definitivi pubblicati da Eurostat, tra maggio e giugno i prezzi sono mediamente aumentati dello 0,1%.
In occasione del sesto vertice UE–Sudafrica, Eurostat ha pubblicato le stime relative al commercio estero tra i due partner istituzionali: se la Germania è il primo esportatore, sono registrati nel Regno Unito i saldi negativi più pesanti.
Nell’intera Ue la produzione industriale è scesa dello 0,6% su mese e dell’1,6% su anno - L'Italia si conferma in controtendenza: dopo tre mesi negativi, in maggio la produzione industriale ha recuperato lo 0,1% ma la flessione su base annua…
Il dato elaborato dall'Eurostat indica che il Pil italiano per abitante è stato inferiore di due punti percentuali rispetto alla media Ue - Il valore più alto quello di Lussemburgo (271%), il più basso quello di Romania e Bulgaria.
L'Italia è tra i paesi che fa segnare l' incremento maggiore: +5,5% rispetto a marzo - Su base annua il dato dell'Eurozona mostra tuttavia un calo del 6,6%.
Stando alle stime pubblicate da Eurostat, la bilancia commerciale dell'Eurozona per il mese di aprile fa segnare un avanzo positivo di 14,9 miliardi di euro - Nel primo trimestre la Germania registra il surplus maggiore, mentre il disavanzo più netto…
L'ufficio statistico stima inoltre a +0,3 la crescita per l'intera Ue, ma un calo speculare (-0,3%) per l'Italia. Rispetto ad aprile 2012 la produzione industriale è comunque in diminuzione dello 0,5% per la zona euro e dello 0,8% per l'unione…
Eurostat ha pubblicato le stime del commercio estero di marzo: sale l’export UE di beni manufatti, scendono le importazioni, in particolare quelle relative all’energia, mentre si mantiene inalterato il deficit con la Russia. In calo i flussi verso l’India.
Stando ai dati Eurostat, la bilancia commerciale dell'Eurozona ha fatto segnare un surplus di 22,9 miliardi di euro a marzo, in netta crescita rispetto ai 6,9 miliardi dello stesso mese dell'anno precedente - Export +2,8%, import -1% su base annua.
Stando ai dati Eurostat la produzione industriale in Italia ha subito una flessione su base annua del 5,2% nel mese di marzo, la peggiore tra le grandi economie europee - Il dato relativo all'Eurozona fa segnare un calo dell'1,75 su…
Anche nell’intera Eurozona si registra una brusca decelerazione dell'inflazione media: secondo Eurostat, ad aprile il dato si è attestato all'1,2% su base annua.
La pagella europea è importante per il nostro Paese perché determinerà le scelte di Bruxelles in merito all'uscita o meno dell'Italia dalla procedura d'infrazione per deficit eccessivo - L’intera Eurozona ha registrato progressi sul fronte del deficit (dal 4,4 al…
Il dato italiano risulta inferiore a quello di Eurolandia (28 euro), attestandosi a 27,4 euro (contro i 27,1 del 2011), ma nel nostro Paese il peso di tasse e contributi è fra i più alti: 27,9%, contro il 26,1% medio…
Eurostat ha registrato, per i mercati dell’Area Euro, un surplus dallo scambio di beni manufatti nel corso del 2012, in particolare verso Corea del Sud, Russia, Giappone, USA e Brasile. Ma pesa l’inefficiente politica energetica comunitaria.
Secondo l'ultimo rapporto Eurostat, l'anno scorso il numero degli occupati raggiunto i 146,1 milioni (la somma più bassa dal 2005), contro i 147,1 milioni del 2011.
Rispetto al quarto trimestre del 2011 il Pil risulta calato dello 0,9% nell'area euro e dello 0,6% nell'Ue a 27 Paesi - E' quanto emerge dalla seconda stima resa nota oggi dall'Eurostat.
Stando all'Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo è sceso all'1,9% a febbraio, ai minimi dal dicembre del 2010 - Il dato italiano è sostanzialmente in linea con quello dell'Eurozona, in cui l'inflazione media si è attestata all'1,8% - Carrello…
I flussi di beni di consumo tra paesi UE e mercati CELAC hanno registrato un’importante saldo positivo nei primi nove mesi 2012, invertendo così il trend 2003-2011. Brasile, Messico, Argentina e Cile i mercati più redditizi.
Nel terzo trimestre 2012 è aumentato l’attivo sui mercati extra UE, trainato da servizi altamente professionali, trasporti e informatica. Particolarmente redditizi i mercati di USA, Svizzera, Hong Kong, Brasile e Canada.
A novembre 2012 la bilancia commerciale ha registrato un saldo positivo per l’Area Euro e un contemporaneo deficit per l’Ue. Crescono l’export di manufatti e le importazioni dalla Norvegia. In calo i deficit con Cina, Russia e Giappone.
Nei primi nove mesi dello scorso anno, il disavanzo commerciale dell’UE nei confronti della Russia è sceso a 65 miliardi di euro. La Germania rappresenta da sola un terzo dell’export ed un quinto delle importazioni.