Antonioni che era un esploratore come pochi nei territori della tecnologia, si cimenta subito con la nuova tecnica di ripresa elettronica in questo lungometraggio prodotto per il piccolo schermo da Rai2. In realtà si stenta a riconoscervi Antonioni perché l’ampollosità…
Michele Mancini intervista Antonioni Mancini: Lei crea uno spazio al cui interno possono avvenire delle reazioni inaspettate. Antonioni: Sì, sono sempre diverse. Mi affido molto al caso. Mancini: Lei mette in crisi gli attori per portarli ad una certa «semplicità»……
Prima parte Michelangelo Buffa Se è vero che la difficoltà nel recepire l’immagine come segno, cioè come traslazione denotativa e connotativa da una materia prefilmica “reale” ad una materia filmica “apparente”, dipende essenzialmente da un principio comune nell’ideologia borghese incapace…
Vi ricordate Second Life, il sito che consentiva di creare un alter ego virtuale, una sorta di seconda vita differentemente popolata di persone e di oggetti. C’era pure un mall virtuale per acquistarli. C’era una propria moneta, una propria economia. …
Come Zabriskie Point è il più riuscito documento sullo spirito della controcultura e la società americana del tempo, così Cheng Kuo, Cina è uno degli atti d’amore più sinceri e candidi nei confronti dei Cinesi, della loro terra e della loro civiltà. Nel 1972…
Zabriskie Point è la migliore testimonianza dello spirito, delle idee, della temperie culturale e dei giovani della controcultura. È stupefacente come l’occhio di Antonioni abbia colto l’anima di questo fenomeno di portata enorme. Dalla controcultura è nata la rivoluzione del…
Un'intervista di Alberto Moravia al grande Michelangelo Antonioni sul film capolavoro Blow up: tutta da rileggere
"Il deserto rosso" è il film più bello e più ispirato del grande Michelangelo Anotonioni, non fosse altro che per l'uso del colore del Maestro - Ma la critica di allora non lo capì: ecco cosa diceva del film
La notte Antonioni consolida e sviluppa il linguaggio filmico iniziato con L’avventura, il film precedente. Questa volta siamo in un ambiente urbano, nella Milano del boom economico. C’è la Milano borghese, la Milano popolare, c’è la Brianza. Memorabili e malinconiche sono le…
Con “L’eclisse” (che nel film non si vede) Michelangelo Antonioni consolida e sviluppa il nuovo linguaggio cinematografico introdotto con “L’avventura”. In alcune sequenze, come quella finale, lo porta al suo picco. Le immagini nella loro cosalità, gridano. Scena formidabile e…
Come accolse la critica di quei tempi il film di Michelangelo Antonioni: ecco che cosa scrivevano due grandi come Italo Calvino e Pier Paolo Pasolini