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Tadao Ando al Centro Pompidou dI Parigi

La mostra esplora i suoi principi creativi, come l’uso del calcestruzzo liscio, la preminenza di semplici volumi geometrici e l’integrazione di componenti naturali come luce e acqua nei suoi progetti spaziali, così come l’importanza che attribuisce all’intensità del esperienza fisica generata dalla sua architettura.

Affascinato dall’architettura, Tadao Ando (nato nel 1941 a Osaka, in Giappone) abbandonò la boxe professionistica e intraprese un tour iniziatico per conoscere la sua passione. Nel 1969, ha creato la sua agenzia a Osaka, dove ha prodotto disegni sobri e puliti che sono andati contro la tendenza degli anni ’70 per l’architettura tecnologica.
Tadao Ando basa i suoi disegni su un’esplorazione dei vari aspetti tipici del suo lavoro, in particolare la vera ragione dell’architettura per esistere: «Dato che è usato dalle persone, ha stretti legami con il corpo … L’architettura dovrebbe fornire un posto per l’umanità senso di gioia. Altrimenti i nostri corpi non sono attratti da esso».
Esplora anche la questione del «come fare architettura» – «A furia di pensarci, ho finito con il rapporto tra dimensione, altezza, superficie e volumi tridimensionali» – e come integrare la luce nei suoi disegni: « Ciò che provavo osservando le chiese romaniche … era che la speranza risiedeva nella luce da sola. Ho creato la Chiesa della Luce, chiedendomi se il simbolo della comunità non fosse leggero. L’architettura comporta anche la creazione di luoghi per la comunità. Produco la mia architettura chiedendomi come posso creare cose che rimangono impresse per sempre sulle anime della gente».

Tadao Ando ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali, tra cui il prestigioso Pritzker Prize per l’architettura nel 1995. Oltre 300 progetti sono stati elencati in tutto il mondo in tutta la sua carriera di cinquant’anni.

Questa retrospettiva ripercorre i diversi periodi della sua carriera di architetto e getta luce sui suoi traguardi decisivi: Azuma House in Sumiyoshi (1976), Naoshima (dal 1988 ad oggi), Church of Light (1989) e La Bourse de Commerce a Parigi (autunno 2019) sono alcuni dei principali progetti presentati in una messa in scena progettata da Tadao Ando, ​​prodotta in collaborazione con la sua agenzia.

La mostra presenterà circa 50 grandi progetti con 180 disegni, 70 modelli originali e numerose presentazioni, tutti suddivisi in quattro temi principali: la forma base dello spazio; la sfida urbana; le origini del paesaggio; il dialogo con la storia.
La parte centrale della mostra sarà caratterizzata da un’installazione importante: «Naoshima», un’opera rappresentativa del dialogo dell’architetto con i paesaggi naturali dell’isola di Naoshima. Le sue ricche e varie realizzazioni sono completate da disegni di grafite, quaderni di viaggio e fotografie scattate dallo stesso Tadao Ando, ​​che non sono mai stati mostrati a un pubblico europeo prima.

Per andare alla mostra, un catalogo di 256 pagine illustra il lavoro dell’architetto attraverso 70 dei suoi migliori progetti. Questa monografia contiene tre portfolio che presentano i fotografi in bianco e nero, i disegni a matita ei taccuini da viaggio dell’architetto: una fonte di ispirazione per i suoi primi disegni, che sono esposti in mostra e riprodotti per la prima volta. Questo libro collettivo è curato dal curatore della mostra, Frédéric Migayrou. Co-edito da Flammarion-Editions du Centre Pompidou-Borsa di Commercio / Collezione Pinault – Parigi.

TADAO ANDO, THE CHALLENGE
10 OCTOBER – 31 DECEMBER 2018
GALERIE 3, LEVEL 1

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Categories: Arte