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Svolta Dieselgate: gli Usa fanno causa a Volkswagen

Svolta clamorosa nel Dieselgate: il governo degli Stati Uniti fa causa a Volkswagen. Il Dipartimento di Giustizia e l’Epa (Environmental Protection Agency) americani accusano la casa automobilistica di aver installato dispositivi illegali in quasi 600mila motori diesel per far risultare che le loro emissioni fossero in linea con gli standard. 

Il colosso tedesco rischia ora una sanzione fino a 19 miliardi di dollari, ovvero fino a 32.500 dollari per ognuno dei 499mila veicoli diesel con motore 2 litri sui quali è stato installato il software truccato e fino a 37mila dollari per gli 85.000 veicoli con motore a tre litri e software illegale.

“Perseguiremo tutte le strade contro Volkswagen”, sostiene il Dipartimento di Giustizia Usa. Secondo l’Epa, “l’azione è un importante passo per tutelare la salute pubblica cercando di rendere Volkswagen responsabile per l’inquinamento. Il confronto sui richiami con la casa automobilistica non si è tradotto in una strada perseguibile, ma continuerà in parallelo con l’azione legale”. 

Il procuratore del distretto est del Michigan, Barbara McQuade, ha invece sottolineato che la causa è il “primo passo per portare Volkswagen davanti alla giustizia per non aver reso noti i dispositivi difettosi mentre cercava di ottenere la certificazione dell’Epa. Questo si è tradotto in quasi 600mila motori diesel che hanno inquinato più del dovuto, a danno della salute e ingannando i consumatori”.

Da parte sua, Volkswagen ha assicurato in una nota che continuerà a collaborare con le autorità americane.

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