Dimissioni con effetto immediato. Si è conclusa così, senza gloria, la parabola di Philip Hildebrand alla guida della Banca centrale svizzera. L’addio è stato ufficializzato oggi, dopo che negli ultimi giorni il governatore aveva più volte smentito ogni indiscrezione sul suo possibile abbandono. Alla fine non ha resistito all’onda anomala dell’ennesimo scandalo finanziario: Hildebrand e la moglie (Kashya Hildebrand, ex trader per un fondo americano) avrebbero effettuato transazioni per un guadagno di circa 70mila dollari.
Sennonché le operazioni in questione riguardavano investimenti sul mercato delle valute estere. Un tantino scorretto, per uno che nella vita fa il banchiere centrale. Tanto più che i fruttuosi movimenti di denaro sarebbero avvenuti appena due settimane prima che Hildebrand stabilisse il nuovo cambio tra la moneta elvetica e quella continentale, che oggi non può più scendere sotto la soglia di 1,20 franchi per un euro. Che le operazioni più sospette siano avvenuto per mano della consorte, evidentemente, non è una giustificazione sufficiente.