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Svizzera a sorpresa elimina il limite di cambio, il franco schizza in alto

FIRSTonline

Rivoluzione valutaria in Svizzera, dove la Banca nazionale ha deciso di cancellare la soglia minima imposta per legge al cambio euro-franco (1,20). Non solo: l’istituto centrale ha anche tagliato ulteriormente i tassi di riferimento sui depositi (già a livelli negativi), portandoli al -0,75%. 

L’istituzione elvetica spiega che la decisione di svincolare il franco dall’euro è stata presa a seguito dei recenti pesanti cali della valuta comunitaria sul dollaro americano. Il rapporto minimo, infatti, ha implicato un deprezzamento del franco sul dollaro che non era ritenuto giustificato. Quanto al taglio dei tassi di interesse, è stato deciso per evitare che l’atteso apprezzamento del franco non finisse per creare una stretta monetaria non voluta. La Banca centrale ha poi precisato che “se necessario resterà attiva sui mercati”.

Intanto, sul mercato valutario il cambio euro-franco è crollato fino al nuovo minimo storico di 0,8422, decisamente inferiore al record di 1.0451 toccato il 10 agosto del 2011, prima che la Banca nazionale svizzera stabilisse la soglia appena abbandonata. In precedenza l’euro aveva fluttuato ben sopra questi valori, a circa 1,6 franchi nel 1999 e al massimo storico di 1,6792 nell’ottobre del 2007. Oggi, in tarda mattina, la valuta comunitaria recupera parte della caduta, risalendo a 1,0412 franchi. 

Intanto, la moneta svizzera è schizzata ai massimi da oltre 30 anni anche sullo yen giapponese, raggiungendo quota 138, il livello più alto dal 1980, mentre l’euro è caduto ai minimi dal novembre del 2003 sul dollaro, a quota 1,1571, recuperando però poi parte della caduta a 1,1692. 

Sul versante azionario, la Borsa di Zurigo crolla del 7%, a 8.560 punti. Colossi come Richemont e Holcim registrano ribassi dell’ordine del 10%, Zurich cala del 6%, Nestlé perde oltre il 4%. 

Proprio oggi, infine, Ginevra dovrebbe siglare ufficialmente con l’Italia l’accordo sul fisco, che sarà fondamentale soprattutto per la possibilità di applicare la voluntary disclosure sulle somme detenute illegalmente da cittadini italiani in Svizzera. 

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