Le sculture di Urs Fischer sono create attraverso un elaborato processo di fusione dell’alluminio, grosso modo tagliato in legno, o fuso in cera solo per sciogliersi durante il periodo della mostra. L’artista si diletta nelle possibilità di superficie, ma persino i lavori che suggeriscono il suo tocco artigianale risultano essere stati prodotti attraverso una serie di processi digitali al fine di creare l’apparenza stranamente surreale della realtà andata male.
Bread House (2004) è una cabina a grandezza naturale costruita con pagnotte di pane, schiuma espandibile e legno. La caratteristica struttura alpina è impostata su un accordo di tappeti orientali. Nel tempo la casa decade, spargendo briciole sul pavimento ed emettendo un odore distinto e pervasivo.
Le sculture Kratz e Untitled (Soft Bed), (entrambi 2013) segnalano un mondo surrealista alternativo e sembrano allacciarsi sotto la pressione di una forza invisibile. L’opera Kratz, fuso in alluminio ma mascherato da uno strato di vernice mimetica, è resa ancora più credibile dalla pila di cemento reale che è stata versata sopra di esso, come per affrettare il suo collasso.
In Horse / Bed (2013), un cavallo si è completamente fuso con un letto d’ospedale, le cui varie parti avvolgono la testa e le gambe dell’animale. Il cavallo sta ritto, “indossa” il letto come un’imbracatura come se nulla fosse sbagliato. Combinato digitalmente con le scansioni tridimensionali di un cavallo da lavoro di tassidermia e di un letto d’ospedale, poi fresato dall’alluminio, il dettaglio della notevole materialità della scultura fornisce una quantità schiacciante di informazioni a occhio nudo.
Nella serie di Phantom Paintings: Aluminium (2015), Silicone (2015), Barium (2016), Chlorine (2015), Lead & Tin (2016) e Drained (2016), lo sfondo di ogni dipinto è un’immagine fotografica di la stessa immagine di Fischer o elementi della stessa collezione, sovrapposti a segni serigrafati basati su composizioni gestuali reali dipinte o disegnate. Come i Dipinti Problema, queste immagini stratificate forniscono una visione fresca e sovversiva attraverso lo scontro tra sistemi rappresentazionali e diversi ordini cosmici.
Nella biblioteca ci sono quattro nuovi dipinti creati digitalmente su un iPad, che rappresentano ambienti immaginari, opere d’arte in ambienti domestici e composizioni surreali. Su uno schermo, al contrario di carta o tela, Fischer è in grado di dipingere con la luce stessa, spostando i pixel illuminati, riflettendo i sottili cambiamenti atmosferici attraverso il giorno, la notte e le stagioni.
Brant Foundation, Greenwich, Connecticut
brantfoundation.org