La mostra è concepita come un labirinto, che si irradia attorno a un “tamburo” centrale che ospita il manoscritto originale del Manifesto, prestito eccezionale della Bibliothèque nationale de France. Una proiezione multimediale accompagna la scoperta di questo documento unico, fornendo spunti sulla sua creazione e sul suo significato. La mostra è organizzata sia in ordine cronologico e tematicamente, strutturato in 14 sezioni che evocano figure letterarie che hanno ispirato il movimento (Lautréamont, Lewis Carroll, Sade, ecc.) e i principi poetici che strutturavano il suo immaginario (l’artista come mezzo, i sogni, la pietra filosofale, la foresta, ecc.).
In linea con il principio multidisciplinare delle mostre del Centre Pompidou, “Surrealism. La mostra del centenario” unisce dipinti, disegni, film, fotografie e documenti letterari
La mostra presenta le opere iconiche del movimento provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private internazionali: Il Grande Masturbatore di Salvador Dalí (Museo Reina Sofía), Valori Personali di René Magritte (Museo d’Arte Moderna di San Francisco), Il Cervello del Bambino (Moderna Museet, Stoccolma) e La canzone dell’amore (MoMA, New York) di Giorgio de Chirico, La grande foresta di Max Ernst (Kunstmuseum Basel), Dog Barking at the Moon di Joan Miró (Philadelphia Museum of Art) e altro ancora.
Queste opere sono presentate accanto a opere di donne surrealiste, come Leonora Carrington, Remedios Varo, Ithell Colquhoun, Dora Maar e Dorothea Tanning, nonché di artisti internazionali che si unirono al movimento, tra cui Tatsuo Ikeda (Giappone), Helen Lundeberg (Stati Uniti). , Wilhelm Freddie (Danimarca) e Rufino Tamayo (Messico). Lo scioglimento ufficiale del movimento non segnò la fine della sua influenza sull’arte e società.
Il surrealismo ha continuato a ispirare biennali d’arte contemporanea, produzioni cinematografiche, moda, fumetti e altro ancora
La sua messa in discussione di un modello di civiltà fondato sulla razionalità tecnica, il suo interesse per le culture che hanno saputo preservare il principio di un mondo unificato (come i Tarahumara in Messico, scoperti da Antonin Artaud, o i nativi americani Hopi, studiati da André Breton) , e la sua nuova interpretazione del grande sentimento della Natura ereditato dal Romanticismo tedesco, ne attestano la modernità.
“Surrealismo. La mostra del centenario” inaugurerà un nuovo tipo di mostra itinerante, reinterpretata a seconda del contesto culturale e storico dei luoghi che visita: il Museo Reale di Belle Arti del Belgio a Bruxelles, la Fundación MAPFRE a Madrid, in Spagna, il Kunsthalle di Amburgo, Germania e il Philadelphia Museum of Art negli Stati Uniti. Bruxelles è la prima tappa della mostra itinerante e ne porrà l’accento
sulle connessioni tra Surrealismo e Simbolismo. A Madrid, attenzione particolare sarà pagato ad artisti spagnoli, come Salvador Dalí, Joan Miró, Julio González e Luis Buñuel. Ad Amburgo verranno messi in risalto i legami tra il surrealismo e il romanticismo tedesco, mentre a Filadelfia la mostra presenterà le espressioni del surrealismo in America Latina.
Il programma itinerante, le date e i luoghi
4 febbraio – 11 maggio 2025
Fondazione MAPFRE a Madrid, Spagna
Curatore: Estrella de Diego
12 giugno – 12 ottobre 2025
Kunsthalle di Amburgo, Germania
Curatore: Annabelle Görgen-Lammers
Fine 2025 – Inizio 2026
Philadelphia Museum of Art, Filadelfia, Stati Uniti d’America
Curatore: Matthew Affron