La Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha anticipato che sul superticket “è stato individuato un plafond di risorse e come ministero abbiamo indicato anche alcuni criteri per cominciare a ridurre il superticket laddove ce ne sia più bisogno”.
“La situazione è in evoluzione – ha spiegato Lorenzin – l’importante è cominciare a ridurre il superticket”, un balzello da 10 euro su diagnostica e visite specialistiche che ogni Regione può applicare in modo diverso. “La coperta è molto corta – ha messo però le mani avanti Lorenzin – abbiamo cercato anche di aiutare il processo parlamentare individuando dei percorsi che possono poi cominciare un percorso di allentamento del superticket in modo tale che le Regioni lo possano poi spalmare in vario modo rispetto a degli obiettivi che prefisseranno alla Camera”.
Al momento, le ipotesi più realistiche sono: una riduzione del superticket in base alla fascia di reddito del paziente o l’introduzione di una soglia unica nazionale. La misura, quella dell’intervento sul superticket, chiesta a gran voce da Mpd, sembra essere cruciale nell’ottica di una futura alleanza elettorale fra Pd e Campo Progressista.
Secondo i Dem, il superticket “ha avuto il risultato di rendere meno competitive le strutture pubbliche a favore di quelle private e ha contribuito solo in parte all’aumento delle entrate”.