Una Supercoppa mai vista. Il calcio italiano si prepara ad assegnare il primo titolo della stagione, solo che, a differenza degli anni scorsi, non lo farà con una gara secca, bensì con un “mini-torneo” composto da due semifinali e una finale (in caso di parità niente supplementari, ma subito rigori). Le partecipanti, per la prima volta nella storia della Serie A, saranno dunque quattro: il Napoli scudettato, l’Inter vincitrice della Coppa Italia, la Lazio seconda in classifica e la Fiorentina finalista. Formula inedita e, inevitabilmente, molto discussa, ma uguale in tutto e per tutto a quella spagnola che si è svolta la scorsa settimana con la vittoria del Real Madrid. Riad si prepara a togliere la bandiera giallorossa per vestirsi di tricolore, prima di distribuire un assegno di 23 milioni (vera ragione di tutto) che verrà diviso (quota Lega a parte) tra le quattro partecipanti. Al vincitore ne andranno ben 8, ragion per cui questa Supercoppa vale tanto, a prescindere dal suo vero significato sportivo.
Napoli – Fiorentina (ore 20, Italia Uno)
Si parte con Napoli-Fiorentina, prima semifinale del torneo. Chi passa andrà a giocarsi la finalissima di lunedì prossimo con la vincente di Inter-Lazio, con la possibilità di prendersi una coppa e caricarsi d’entusiasmo in vista del proseguo della stagione. Il discorso, ovviamente, vale soprattutto per il Napoli, vera grande delusa del campionato: la Supercoppa non basterebbe a cancellare i problemi visti sin qui, ma darebbe una bella scossa a tutto l’ambiente. Dall’altra parte c’è la Fiorentina di Italiano, in cerca della prima medaglia d’oro dopo quelle d’argento dello scorso anno. Le finali di Coppa Italia e Conference League, per quanto gratificanti a prescindere, sono state perse e il tecnico viola vuole invertire il trend, pure per togliersi la fastidiosa etichetta di “bello ma perdente”. Sulla carta ci si aspetta una bella partita, anche se il precedente di campionato (1-3 per la Fiorentina al Maradona) potrebbe ingannare. Quella sera, infatti, gli azzurri di Garcia furono letteralmente asfaltati e Mazzarri non vuole certo fare la stessa fine, nonostante la sua squadra sia ancora piena di problemi. Difficile sbilanciarsi in pronostici: il Napoli è pieno di assenze (Osimhen, Anguissa, Natan, Olivera, Meret e Demme) e anche la Fiorentina deve fare i conti gli acciacchi di Nico Gonzalez.
Napoli – Fiorentina, le formazioni: Mazzarri conferma Simeone, Italiano punta su Beltran
Le formazioni saranno così molto diverse da quelle ideali, ma questa non è più una novità. Mazzarri confermerà la formazione di sabato con la Salernitana, dunque 4-3-3 con Gollini in porta, Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Mario Rui in difesa, Cajuste, Lobotka e Zielinski a centrocampo, Politano, Simeone e Kvaratskhelia in attacco. Italiano risponderà con un 4-2-3-1 con Terracciano tra i pali, Faraoni, Milenkovic, Martinez Quarta e Biraghi nel reparto arretrato, Arthur e Duncan in mediana, Ikoné, Bonaventura e Brekalo alle spalle dell’unica punta Beltran.
Inter – Lazio (domani ore 20, Canale 5)
Molto interessante anche la semifinale del venerdì tra Inter e Lazio, tra due squadre che invece stanno attraversando ottimi momenti di forma. Rispetto all’incontro di un mese fa, finito con la vittoria dei nerazzurri all’Olimpico (2-0), le distanze si sono allineate: ora i biancocelesti sono in fiducia e vogliono provare davvero a infastidire i nerazzurri. Che però, oltre a essere oggettivamente più forti, sono allenati da Simone Inzaghi, vero e proprio specialista della manifestazione con quattro successi. Il record, attualmente condiviso con Fabio Capello e Marcello Lippi, diventerebbe assoluto in caso di quinta vittoria, dunque è logico attendersi un’Inter ancor più motivata del solito. C’è poi l’aspetto economico, tutt’altro che secondario, alla luce del succoso premio da 8 milioni (all’altra finalista ne andranno 5, mentre le due semifinaliste sconfitte si “accontenteranno” di 1,6 milioni a testa) che fa gola alle partecipanti, eccezion fatta per Maurizio Sarri, protagonista di dichiarazioni quantomeno curiose (subito cassate da Lotito, uno dei promotori del cambio-format) sul valore del torneo. Anche qui, proprio come nella sfida tra Napoli e Fiorentina, è difficile fare un pronostico, fermo restando che l’Inter parte favorita. La Lazio però ha delle chances, a patto di non ripetere gli errori del campionato.