Una coppa sotto l’albero di Natale. Il calcio italiano targato 2014 si appresta a chiudere i battenti con una sfida vibrante, uno Juventus-Napoli che assegnerà il primo trofeo della stagione. Si gioca a Doha (18.30 ora italiana), capitale del Qatar, ricco stato della penisola araba, che ha pagato ben 2,5 milioni per ospitare il match, segno che, tutto sommato, il nostro calcio è ancora in grado di attirare l’attenzione. Merito anche delle contendenti, sempre capaci di offrire spettacolo oltre che ottimi giocatori. “In una finale può succedere di tutto – il pensiero di Massimiliano Allegri. – Abbiamo grande rispetto del Napoli, noi però non possiamo sbagliare. E’ l’ultima partita dell’anno, il terzo obiettivo stagionale dopo il primato in classifica e il passaggio agli ottavi di Champions. Cercheremo di chiudere al meglio, non possiamo sbagliare”. Tanta carica anche sul fronte azzurro: l’ambiente sente tanto la partita e un successo è quasi obbligato per portare un po’ di serenità dopo mesi di burrasca. “E’ molto importante per noi, per il club, per i tifosi – ha ammesso Rafa Benitez in conferenza stampa. – La Juve ci è davanti in campionato ma nella partita secca contano altre cose, come la mentalità, l’intensità e la voglia di vincere. Noi rispettiamo gli avversari ma conosciamo le nostre forze, in testa abbiamo solo questa partita”. Tutti vogliono vincere, d’altronde sarebbe strano il contrario.
La Supercoppa non sarà il trofeo più importante ma quando arriva il momento di giocarla la tensione sale, tanto più se di fronte ci sono Juventus e Napoli. Ricordate cosa accadde due anni e mezzo fa in quel di Pechino? Accadde praticamente di tutto: gli azzurri chiusero furiosi con l’arbitro Bergonzi, reo di aver espulso Pandev, Zuniga e Mazzarri, tanto da non presentarsi nemmeno alla premiazione. “E’ una vigilia tranquilla, non voglio pensare a quella partita – ha sorriso Maggio. – Ho visto il gruppo carico e concentrato, vogliamo regalare la coppa ai nostri tifosi”. Benitez non vuole sfruttare l’effetto rivincita bensì la grande esperienza nelle finali, come dimostra la sua carriera. “Non temo i suoi successi, nutro solo rispetto – le parole di Allegri. – Da allenatore ho affrontato il Napoli diverse volte e con risultati alterni, spero questa volta arrivi una vittoria”. Il tecnico bianconero ci proverà con la formazione migliore, al netto ovviamente degli infortuni. In difesa, davanti a Buffon, linea a 4 con Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini ed Evra, a centrocampo rombo con Pirlo vertice basso, Pogba e Marchisio interni, Vidal trequartista. In attacco confermatissima la coppia Tevez-Llorente, con Morata pronto a partire dalla panchina. Benitez risponderà con il solito 4-2-3-1: Rafael in porta, Maggio, Albiol, Koulibaly e Ghoulam in difesa, Inler e David Lopez a centrocampo, Callejon, Hamsik e Mertens sulla trequarti, Higuain in attacco. Ed è proprio l’attaccante argentino la grande speranza del Napoli, alla terza partecipazione in una finale di Supercoppa, tutte contro la Juve. Il bilancio, per ora, è di 1 vittoria (5-1 nel 1990) e 1 sconfitta (4-2 nel 2012): questa, insomma, è la “bella”. Un motivo in più per vincerla e passare un Natale da Supercampioni.