Supercoppa, atto primo. Il calcio italiano si prepara ad assegnare il primo titolo della stagione e pazienza se luogo (Riad) e formula (quattro squadre, due semifinali e una finale) c’entrano davvero poco con le nostre tradizioni: in palio, oltre al trofeo, ci sono tanti soldi (16 milioni complessivi di montepremi, 8 al vincitore) e quelli, si sa, fanno sempre comodo. Si parte con la prima sfida tra i campioni d’Italia dell’Inter e l’Atalanta, qualificatasi come finalista della scorsa Coppa Italia, forse il miglior spot possibile per il nostro calcio, alla luce di quanto mostrato sin qui in stagione.
Inter – Atalanta (ore 20, Canale 5)
Se si trattasse di campionato staremmo parlando di un match scudetto, tra le due squadre più in forma e quotate del momento (il Napoli, infatti, ci sembra leggermente più indietro), invece è una semifinale di Supercoppa che può aprire le porte per il primo titolo della stagione. Gli ultimi precedenti inducono a pensare a un’Inter favorita, ma è giusto sottolineare che rispetto al 4-0 dello scorso agosto sono cambiate tante cose, soprattutto in casa Atalanta.
L’Inter, infatti, è rimasta la solita schiacciasassi, capace di infilare sette vittorie nelle ultime otto partite e di riprendersi il destino del campionato: vincesse anche il recupero con la Fiorentina sarebbe prima da sola, davanti a Gasperini e Conte. La crescita della Dea invece non era prevista, o quantomeno non a questi livelli. La sopraccitata partita di San Siro del 30 agosto sembrò tutto tranne che uno scontro diretto, sia per la serata di grazie dell’Inter che per quella disastrosa dell’Atalanta, alle prese con casi di mercato (Lookman) e la solita rivoluzione estiva che sembrava averla indebolita. Nulla di più sbagliato e da allora i bergamaschi hanno decisamente cambiato marcia, infilando undici vittorie consecutive in campionato, salendo al comando e mostrando competitività anche in Champions League. Certo, i numeri dicono che Gasperini soffre maledettamente l’Inter, come dimostra l’unico successo ottenuto negli ultimi 17 incontri, peraltro risalente al 2018: da allora cinque pareggi e ben otto hurrà nerazzurri (di Milano, s’intende), di cui sei consecutivi.
Quando si parla di Supercoppa, poi, si entra nel regno di Inzaghi, recordman assoluto del torneo (cinque trionfi in altrettante partecipazioni, uno in più di Capello e Lippi) e detentore delle ultime tre. Vincesse anche questa si regalerebbe il settimo titolo sulla panchina dell’Inter, ma di questo, eventualmente, parleremo solo lunedì: prima c’è una finale da conquistare, in una sfida che promette gol e spettacolo.
Inzaghi: “L’obiettivo è vincere la Supercoppa, ma servirà una grande Inter”
“Si affrontano due squadre che stanno avendo un grandissimo percorso sia in Serie A che in Champions – il pensiero di Inzaghi -. Il più grande successo dell’Atalanta, oltre ovviamente all’Europa League, è che non è più una sorpresa, visto che è ai massimi livelli da anni. Loro stanno molto bene, per batterli ci vorrà una grande Inter. Ultimamente li abbiamo sempre battuti? I precedenti non vanno in campo, né portano punti… Nel 4-0 di quest’anno c’era il mercato ancora aperto, da lì in poi hanno fatto tre mesi e mezzo ottimi. Gli obiettivi del 2025 sono gli stessi di quando sono arrivato qui tre anni e mezzo fa, dobbiamo puntare sempre al massimo: vincere più partite e trofei possibili. Ora la Supercoppa è quello più vicino e per noi rappresenta tanto. Con la final four è un trofeo ancora più difficile, con due partite in pochi giorni, ma cercheremo di dare il massimo già da questa. La Supercoppa per noi è un obiettivo importante, siamo i detentori del titolo. Vogliamo giocarci la finale ma sappiamo che Atalanta, Juventus e Milan hanno il nostro stesso obiettivo”.
Gasperini: “Test importante per capire quanto siamo competitivi”
“Per noi, dopo aver fatto questa striscia di risultati, essere così in alto con loro e con il Napoli è importante – ha sottolineato Gasperini -. Sarà una partita diversa rispetto al campionato e siamo curiosi di capire dove siamo. Qui ci si gioca un’eliminazione secca, va vista in un’ottica leggermente diversa. Negli ultimi tre anni l’Inter è stata la squadra più forte e nelle ultime due sfide abbiamo fatto fatica, dovremo stare attenti a non subire inizialmente e a restare in gara più a lungo, altrimenti sarà difficile recuperare. Noi nel 2024 abbiamo fatto tre finali: Coppa Italia, Europa League, Supercoppa europea. Questa è la quarta in pochi mesi, giocare questo tipo di partite dà prestigio al club, valore ai giocatori, soddisfazione a tutti noi. Sono gare molto viste nel mondo, nelle quali vuoi fare bella figura ed essere competitivo al massimo: per noi è importante essere qui e sarà ancora più importante vincere. Questa partita serve per raggiungere il trofeo, ma anche per testare quanto questa squadra è competitiva, anche in ottica campionato. Poi diventerà anche più importante il risultato”.
Inter – Atalanta, le probabili formazioni
Inter (3-5-2): Sommer; Bisseck, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Thuram, Lautaro
In panchina: Martinez, Calligaris, Palacios, Carlos Augusto, Darmian, Frattesi, Buchanan, Aidoo, Asllani, Zielinski, Taremi, Arnautovic
Allenatore: Inzaghi
Indisponibili: Di Gennaro, Acerbi, Pavard
Squalificati: Nessuno
Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Kolasinac; Bellanova, Ederson, De Roon, Zappacosta; Pasalic; Lookman, De Ketelaere
In panchina: Rui Patricio, Rossi, Toloi, Djimsiti, Scalvini, Godfrey, Sulemana, Ruggeri, Samardzic, Palestra, Brescianini, Zaniolo, Vlahovic
Allenatore: Gasperini
Indisponibili: Scamacca, Retegui, Cuadrado
Squalificati: Nessuno