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Supercoppa europea: vince il Real Madrid per 2 a 0 ma l’Atalanta ha fatto tremare i galacticos di Ancelotti

Come nei pronostici della vigilia il Real conquista la Supercoppa europea ma l’Atalanta di Gasperini esce a testa alta dalla finalissima di Varsavia tenendo testa per oltre un’ora ai blancos. Poi sono arrivate le reti fatali di Valverde e Mbappè

Supercoppa europea: vince il Real Madrid per 2 a 0 ma l’Atalanta ha fatto tremare i galacticos di Ancelotti

Troppo Real per questa Atalanta. La Supercoppa Europea si veste di bianco e questo, tutto sommato, era prevedibile. Il rammarico però si rivela superiore ai pronostici, perché se è vero che il Madrid, una volta sbloccato il match, ha legittimato la vittoria creando diverse occasioni da gol, lo è anche che la Dea, per circa un’ora, se l’è giocata alla grandissima, avendo il solo torto di non segnare per prima. Ancelotti porta a casa l’ennesimo trofeo della sua scintillante carriera, Gasperini conferma la bontà del lavoro anche su un palcoscenico di primissimo livello, con il rimpianto di essersi presentato a questa finalissima senza troppi elementi di spicco.

Real Madrid – Atalanta 2-0: la Dea fa tremare Ancelotti, poi ci pensano Valverde e Mbappé

Battere il Real Madrid sarebbe stato difficile anche con la rosa al completo, farlo senza KoopmeinersScamaccaScalviniZaniolo e Toloi era un’impresa (quasi) impossibile. L’avverbio però ci sta tutto, alla luce di un match molto più equilibrato delle previsioni, con un’Atalanta grintosa e spumeggiante e un Real un po’ sottotono, quasi non avesse preventivato di trovare tante difficoltà. A tradire Gasperini, oltre all’olandese promessosi alla Juve, è stato proprio l’uomo più atteso in chiave nerazzurra: Lookman, eroe nell’indimenticabile notte di Dublino, non s’è ripetuto a Varsavia, anzi si può tranquillamente parlare di “stecca”. Capita anche ai migliori, ci mancherebbe, ma se il nigeriano avesse ripetuto la metà delle meraviglie fatte contro il Leverkusen, forse parleremmo di un’altra storia. “L’uomo che guarda”, come è stato soprannominato in quel di Bergamo, non ha sfruttato una potenziale occasione a metà primo tempo, per poi ripetersi successivamente in altre due chances.

Il Real, proprio come a Wembley contro il Borussia Dortmund, non ha rubato l’occhio per il gioco espresso, anzi ha più volte rischiato di capitolare: clamorosa la traversacolpita dall’Atalanta su un cross di De Roon deviato da Militao, ancor più incredibile la parata di Courtois su un colpo di testa a botta sicura di Pasalic. Ma i Blancos, si sa, prima o poi trovano il modo di colpire, come hanno imparato un po’ tutte le big d’Europa. La storia s’è ripetuta anche ieri quando Vinicius ha lasciato sul posto Djimsiti e servito a Valverde un cioccolatino solo da scartare (59’). L’1-0 ha stappato i fenomeni madridisti ed è rimasto tale solo grazie a Musso, fenomenale su Vinicius, su una deviazione di Hien e su un tiro di Bellingham. Al 68’ però, su una palla persa da Hien (sin lì migliore in campo), la squadra di Ancelotti ha raddoppiato con Mbappé, l’uomo più atteso della sfida: il francese, al debutto ufficiale con la nuova maglia, ha così firmato la sesta Supercoppa Europea del Real Madrid, lasciando all’Atalanta l’amarezza per l’occasione sprecata, ma anche l’orgoglio per essere arrivata sin qui.

Gasperini: “Abbiamo perso una bella opportunità, ma alla fine il Real ha meritato”

“Ero abbastanza fiducioso che potevamo mettere in difficoltà il Real – ha spiegato Gasperini in conferenza stampa -. Il match è cambiato dopo il loro gol, in particolare il secondo che era evitabile, poi il Real ha meritato, il finale è stato difficile. Abbiamo perso una bella opportunità per come è andata la partita, potevamo andare in vantaggio, dobbiamo essere più cinici. Sono dispiaciuto per i ragazzi che hanno dato tutto e giocato con qualità, che il Real Madrid sia forte non c’è dubbio, così come che abbia meritato poi di vincere nel finale di partita. Resta il fatto che le finali sono così, fossimo riusciti ad andare in vantaggio noi avremmo avuto molte più chance nei 90 minuti, se devo rammaricarmi di qualcosa. Purtroppo, Scamacca si è rotto il crociato, Scalvini anche, Koop lo sappiamo. Chi ha giocato questa sera lo ha fatto con grande merito, sono da elogiar tutti. A noi è mancato il cinismo delle finali, anche se l’abbiamo giocata meglio della finale di Coppa Italia, evidentemente Dublino ci ha insegnato qualcosa. Abbiamo avuto la sensazione che con un po’ di cinismo… A un certo punto era anche alla nostra portata”.

Ancelotti: “L’Atalanta ci ha fatto soffrire, ma allenare questo Real è un onore”

“È un onore, un privilegio allenare questa squadra – ha esclamato soddisfatto Ancelotti, per giunta nel giorno in cui eguaglia Miguel Muñoz come allenatore con più titoli conquistati alla guida del Real Madrid (14) -. L’Atalanta ci ha fatto soffrire molto nel primo tempo, poi quando ha calato la pressione nei duelli c’è stato più spazio davanti e qui è venuta fuori la forza dei nostri attaccanti. Affrontare la Dea è come andare dal dentista, infatti a fine primo tempo i miei erano nervosi, ecco perché ho detto loro di essere mobili, di aiutarsi”. Festa grande anche per Mbappé, subito protagonista di un gol di platino con la nuova maglia. “È un sogno diventato realtà – ha confermato il francese -. Sono molto felice di aver iniziato a giocare nel miglior club del mondo vincendo un titolo, per un attaccante poi segnare un gol è sempre fantastico. È un piacere giocare con questi giocatori, con Ancelotti in questi giorni ho parlato di vita e di calcio. Grazie al mister e ai miei compagni tutto è molto più semplice e io voglio stare qui per tanti anni”.

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