Sono molte le critiche piovute al governo riguardo al nuovo decreto legge, approvato ieri sera dal Consiglio dei Ministri, che blocca la cessione del credito e lo sconto in fattura dei bonus edilizi.
Molti i malumori che giungono dalle imprese e dai sindacati che operano nel settore.
Abi e Ance: necessaria una misura tempestiva
In un comunicato congiunto, l’ABI (Associazione bancaria italiana) e l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili), hanno apprezzato i chiarimenti al decreto sulla responsabilità solidale ma chiedono necessaria una misura tempestiva che consenta immediatamente alle banche di ampliare la propria capacità di acquisto utilizzando una parte dei debiti fiscali raccolti con gli F24, compensandoli con i crediti da bonus edilizi ceduti dalle imprese e acquisiti dalle banche.
“Si è deciso di affossare famiglie e imprese in nome di non si sa quale ragion di Stato” è stato il commento del presidente dell’Ance, Federica Brancaccio.
Fillea-Cgil: pronti allo sciopero
Sul piede di guerra il sindacato delle costruzioni della Cgil.
Secondo il segretario generale della Fillea, Alessandro Genovesi “con il blocco alla cessione dei crediti e dello sconto in fattura per i bonus edili si perderanno nell’edilizia privata circa centomila posti di lavoro e molte imprese chiuderanno”.
“Questo è un attacco del governo senza precedenti alle imprese più serie, ai lavoratori del settore e alle famiglie più in difficoltà” ha dichiarato Genovesi che è anche pronto allo sciopero generale “Se non tornerà sui propri passi e aprirà un tavolo di confronto, metteremo in campo tutte le necessarie azioni di mobilitazione, compreso lo sciopero generale di tutta la filiera delle costruzioni”.