Seduta contrastata sui listini europei. All’indomani del taglio a sorpresa della Bce, le Borse del Vecchio continente hanno risentito in mattinata del taglio del rating della Francia ad AA da AA+ da parte di Standard & Poor’s. Nel pomeriggio sono invece arrivati dati sull’occupazione Usa migliori delle previsioni. Con la partenza positiva di Wall Street Piazza Affari ha così recuperato le perdite ed ha chiuso in territorio positivo +0,52%. Contrastate le altre borse europee: Londra +0,17% chiude in rialzo del mentre Francoforte e Madrid chiudono invariate. Parigi, colpita dal taglio del rating, cede lo 0,48%.
A fine seduta lo spread Btp bund scende sotto i 240 punti base, a 238 punti, e il rendimento del Btp decennale è al 4,14%. Lo spread tra Spagna e Germania si attesta su 235 punti base con il rendimento dei Bonos al 4,11%. Il cambio euro dollaro si mantiene sotto quota 1,34 a 1,3359 in calo dello 0,45%.
Negli Stati Uniti sono cresciuti oltre le attese i nuovi posti di lavoro in ottobre: 204.000 contro una stima di 120.000. Il tasso di disoccupazione è salito come previsto al 7,3%. Il dato sorprende gli analisti che dall’effetto shutdown si attendevano conseguenze più pesanti per l’occupazione.Questi numeri hanno rassicurato i listini che i segnali di crescita sono abbastanza forti perché l’economia possa sostenere una riduzione degli stimoli.Le aspettative di una riduzione degli stimoli da parte della Fed hanno depresso i bond con il rendimento del Treasury in rialzo al 2,7% circa. Peggio delle stime invece la fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan che è calata a novembre a 72 punti, contro i 73 punti registrati a ottobre, e i 74,4 attesi dagli analisti, il quarto dato consecutivo in calo.
Alla chiusura dell’Europa Wall Street saliva con decisione, il Dow Jones segnava un + 0,55% e il Nasdaq un + 0,95%. A Piazza Affari miglior titolo sul ftse Mib è Ansaldo Sts + 5,4%, Banco Popolare +3,91%, Enel +3,58%, Enel Green Power +2,63%, Mediolanum +2,61%. Crolla Finmeccanica dopo la perdita die nove mesi -5,99%, Telecom Italia -5,56% e forti scambi ( sono passate di mano 861 milioni di azioni pari al 6,4% del capitale). Per gli operatoricon il gruppo delle Tlc ha pagato soprattutto il rischio che alla scadenza del convertendo da 1,3 miliardi possa esserci una forte vendita di azioni. Stm -1,76%, Bpm -1,45% che paga le dimissioni del Cgd e il caos sulla governance e la gestione, Bper -1,08%.
