Ancora nessuna voce ufficiale si è levata dalle temute agenzie di rating. E come si sa, chi tace acconsente. Sembra quindi che l’accordo raggiunto ieri notte tra Democratici e Repubblicani per aumentare il tetto del debito pubblico a 2.400 miliardi di dollari sia stato sufficiente a confermare la tripla A statunitense.
Secondo il quotidiano online Politico, Standard & Poor’s, l’agenzia che più di tutte aveva fatto pressioni minacciando il declassamento, sarebbe orientata a mantenere le tre A. Anche Mak Zandi, capo economista di Moody’s, ha dichiarato che per lui l’intesa è stata un “evento storico” che si merita senza dubbio il rating Aaa. Tuttavia l’agenzia, come aveva già detto venerdì, ha ribadito oggi che il rating americano dipenderà dalla disciplina fiscale di Washington.