X

Sui mercati torna la sindrome Siria: volano petrolio, bund tedeschi e T-bond. Cautela a Milano

Frenano i listini asiatici, mentre torna a farsi sentire la prospettiva di un imminente attacco alla Siria. Ieri mattina, l’allarme per missili in volo nel Mediterraneo ( si trattava, come poi appurato, di un’esercitazione israeliana) ha provocato una brusca frenata nei listini europei. Stamane il petrolio ha varcato di nuovo in Asia la soglia dei 115 dollari al barile.

Volatile la Borsa Tokyo , per larga parte della seduta in ribasso ma in modesto rialzo +0,2% ad un’ora dalla chiusura, Incerta Hong Kong -0,3% e le altre piazze del Far East.

Suona di nuovo l’allarme sul fronte delle valute emergenti: nuovo crollo stamane per la rupia indiana, sotto quest’anno del 19 per cento. La questione terrà banco da domani al G20, ha sottolineato il ministro delle Finanze indonesiano Chatob Basri: agli Usa, ha detto, chiediamo finalmente chiarezza sulla politica monetaria.

Wall Street ha chiuso in terreno positivo: Dow Jones +0,16, S&P +0,42, Nasdaq +0,63%. Stasera saranno pubblicati i dati del Beige Book della Fed. Venerdì usciranno i dati sull’occupazione Usa, il passaggio fondamentale in vista del probabile tapering, il taglio degli acquisti sul mercato della Banca centrale Usa che potrebbero scattare il 18-19 settembre.

Domani giornata ricca di appuntamenti: G 20 a Mosca, vertice della Bank of England, l’atteso direttorio della Banca Centrale Europea a Francoforte.

VOLANO I RENDIMENTI DI BUND E T BOND

Helsinki +3,7% è stata ieri la Borsa leader grazie al rally di Nokia +34% sulla notizia della vendita a Microsoft della divisione cellulari in cambio di 5,44 miliardi di euro. Il titolo dell’acquirente perde il 5,7%.

Martedì 10, intanto, ci sarà la replica di Apple: ieri è stata confermata la presentazione del nuovo iPhone. Atteso anche il rilascio dell’aggiornamento del sistema operativo mobile iOS7 e di Mac OS X Mavericks. 

La Borsa di Milano ha frenato nel finale chiudendo in ribasso una seduta dall’andamento erratico: indice Ftse Mib -0,28%. Sul mercato dei titoli di Stato si è assistito ad un ulteriore deflusso di liquidità dai beni rifugio. Il rendimento del Bund si è portato in prossimità dei massimi dal marzo del 2012 a 1,94%. Lo spread tra Bund e Btp si restringe a 239 punti base (-5 punti base). I T bond decennali si riportano al 2,88% (+9 punti base) mentre il Bund decennale sale all’1,95%.

Londra, Parigi e Francoforte hanno chiuso in ribasso tra lo 0,7% e lo 0,8%. Madrid ha guadagnato lo 0,8%.

STM E TELECOM SOSTENUTE DA NOKIA E VODAFONE

Sotto i riflettori le ricadute italiane dei grandi deal nel mondo delle telecomunicazioni. StM ha guadagnato l’1%, ma era partita con un balzo del 4%. Il primo produttore europeo di chip, rimosso stamattina dalla lista dei titoli da evitare di Bank of America e Ubs, si è mosso in sintonia con l’indice Stoxx delle società tecnologiche.

Telecom Italia ha chiuso in rialzo dell’1,9%, quinto giorno consecutivo in ascesa. Vodafone ha perso il 5% all’indomani dell’annuncio della vendita della quota di minoranza in Verizon Wireless. 

Eni ha perso lo 0,9%, un calo che ha influenzato la performance dell’intero indice. La società ha effettuato una nuova importante scoperta presso il pozzo di Agulha, situato nell’area 4 nell’offshore del Mozambico, che apre un nuovo fronte esplorativo. Stime preliminari indicano che la struttura possa contenere tra i 176 e i 247 miliardi di metri cubi di gas. Cattive notizie invece dalla Libia: i blocchi alla produzione oil peseranno sul terzo trimestre.

Tra le utility, Snam -1,1%, Enel +0,3%. La migliore blue chip è stata Pirelli, +2,7%, sostenuta dalle indicazioni sull’andamento del mercato arrivate dalla rivale Michelin. Fiat +0,6% all’indomani della diffusione dei dati sulle immatricolazioni di automobili in Italia in agosto. 

Ubi Banca ha guadagnato l’1,62%: Equita ha portato il giudizio a “buy”. Poco mosse le altre banche. Generali ha perso l’1%, Fondiaria Sai +1,2%. In calo, tra le blue chip, Autogrill (-1,4%). La francese Dufry ha vinto la gara per l’assegnazione della concessione decennale relativa alla gestione delle attività duty free nel terminal 3 dell’aeroporto internazionale Guarulhos in Brasile. La notizia è negativa per World Duty Free (Autogrill) che era in competizione per l’assegnazione della concessione.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati