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Suez in recupero, ombre su Wall Street. Atlantia, si decide

Pixabay

Si muove, si muove. L’enorme porta container che da una settimana ostruisce il canale di Suez è stato disincagliato all’alba di lunedì. “Non è ancora del tutto raddrizzato” frena Shoei Kisen, il proprietario giapponese della Ever Given, anche perché sembra che il timone sia fuori uso. Ma la notizia ha contribuito al buonumore degli operatori in avvio di settimana e favorito il calo del petrolio Wti sotto i 60 dollari al barile.

SALTANO I MARGIN CALL, 20 MILIARDI A RISCHIO

A guastare la festa, però, arriva da Wall Street un fulmine a ciel sereno: il tracollo del family office Archegos , promosso da Billy Wang, un ex luogotenente del mitico Julian Robertson del Tiger Fund, che non è stato in grado di integrare il “margin call” sulla sua posizione. Venerdì Goldman Sachs e Morgan Stanley, hanno  così inondato il mercato con vendite senza limite di prezzo sui titoli Viacom (-27,5%) nonché sui giganti cinesi Baidu e Tencent, rispettivamente  sotto del -33,5 e del 48%.  Non è ancora chiaro l’ammontare delle perdite, ma si parla di almeno 20 miliardi di dollari distribuiti tra i più bei nomi di Wal Street.  La sola Nomura ha ammesso un buco di due miliardi di dollari. 

NOMURA PERDE IL 15%, SOTTO PRESSIONE BAIDU

Le due notizie caratterizzano l’apertura dei mercati:

–  l’indice MSCI Asia Pacific è in rialzo dello 0,1%, il Nikkei di Tokyo dell’1%, l’Hang Seng di Hong Kong dello 0,4%, il CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen dello 0,8% ed il BSE Sensex di Mumbai dell’1%.

  • L’effetto del crack in Usa si fa sentire su Nomura -15%. 
  • Anche Baidu -3% risente delle vendite forzate. Oggi si tiene ad Hong Kong l’Ipo di Bilibili l’ultima start up di successo dell’ingternet cinese che ormai diserta la Borsa Usa.

IN CALO I FUTURES SULLE BORSE USA

  • Stamattina il future dell’indice S&P500 di Wall Street è in calo dello 0,5%, venerdì la Borsa degli Stati Uniti ha toccato un nuovo record. 
  • Il dollaro è in lieve apprezzamento sulla maggior parte delle valute di riferimento. Cross euro dollaro a 1,177.  
  • Sulle chat si moltiplicano i segnali di preoccupazione per le conseguenze della crisi di Archegos che già si profila come il più grande “margin call” della storia della finanza. Ma cosa è successo?

Venerdì nel tardo pomeriggio alcune grandi banche d’affari, Goldman Sachs e Morgan Stanley in testa, hanno iniziato a svendere azioni di alcuni grandi nomi dell’industria dell’intrattenimento, tra cui, Viacom, Discovery, Tencent Music. E’ emerso nelle ore successive che questi pacchetti arrivavano da Archegos Capital, piccola società di gestione di New York finita sott’acqua per eccesso di posizioni speculative con leva esasperata. Il castello di carte messo in piedi da una superstar del trading Bill Hwang, grazie al sostegno di alcuni grandi nomi della finanza internazionale, è venuto giù quando gli stessi grandi finanziatori, preoccupati dell’andamento di alcune operazione di trading, hanno chiesto di aumentare il margine di salvaguardia, o di chiudere le posizioni in perdita. 

Qualcosa non ha funzionato a dovere ed il risultato è che venerdì sono arrivate vendite a sconto per circa 20 miliardi di dollari. Queste bordate hanno messo in ginocchio Discovery e Viacom che venerdì hanno perso un quarto del loro valore.     

OGGI IL PIANO BIDEN: ARRIVANO LE TASSE

L’affaire Archegos distoglierà per qualche ora l’attenzione di Wall Street dalle notizie in arrivo da Pittsburgh dove oggi il presidente Joe Biden annuncerà le linee guida del programma più impegnativo del suo mandato: almeno 3 mila miliardi di dollari da investire nelle infrastrutture, ma anche nell’istruzione nel welfare. L’attenzione del mercato è concentrata su una domanda? Chi pagherà il conto di una manovra che, tutto compreso, vale il 15% del pil Usa? Biden parlerà di tasse, sia sul reddito per chi guadagna 400 mila dollari e più, sia sulle corporation, invertendo la linea seguita da Trump.

SALGONO RAME E ALLUMINIO, STELLANTIS FERMA IN USA

Le notizie in arrivo dal canale di Suez dovrebbero far scendere la tensione sul fronte delle commodities e dei chips.

Il dollaro è in lieve apprezzamento sulla maggior parte delle valute di riferimento. Cross euro dollaro a 1,177.  

Salgono il rame e l’alluminio mentre è in lieve calo l’oro a 1.727 dollari.

Il petrolio WTI è in calo del 2% anche a seguito della notizia del buon esito dell’ultimo tentativo di disincagliamento della Ever Giver: la porta container che blocca il Canale di Suez galleggia ma ha il timone fuori uso, per cui non si sa quando potrà navigare.

La carenza di semiconduttori colpisce anche il Nord America. Stellantis ha annunciato lo stop in settimana di cinque stabilimenti, tra Messico, Canada e Michigan. 

MERCOLEDÌ L’ASSEMBLEA DI BANCA D’ITALIA

Tra i dati macro della settimana domani verrà diffuso il dato dell’inflazione tedesca; mercoledì le previsioni globali del Wto, la produzione industriale giapponese e l’indice Pmi cinese. Previsti anche i dati sul Pil britannico nel quarto trimestre, l’inflazione dell’Eurozona e l’occupazione in Germania.

Mercoledì si svolgerà l’assemblea della Banca d’Italia con la relazione del governatore Ignazio Visco. Bankitalia oggi presenta la propria indagine sul mercato del lavoro.

Il governo lavora al nuovo decreto anti contagio e accelera sulla campagna vaccinale. Questa settimana arriveranno in Italia tre milioni di dosi.

 Arriveranno tra mercoledì e giovedì i pareri di Camera e Senato sul Piano nazionale di ripresa e resilienza (Recover Plan). Le due aule si esprimeranno sulle relazioni generali che saranno proposte dalle rispettive commissioni Bilancio in vista della stesura finale del Piano.

 ATLANTIA, I BENETTON CONTRO LA PROROGA DELLA SCISSIONE

Sul fronte societario riflettori oggi sull’assemblea di Atlantia, occasione di confronto per i soci in attesa della possibile svolta su Autostrade per l’Italia. I soci della holding saranno chiamati a esprimersi sulla proroga del progetto di Scissione parziale della società, altrimenti destinato a decadere a fine mese. Edizione ha già fatto sapere che voterà no, dopo aver “preso atto dell’assenza, allo stato, di proposte di potenziali investitori per l’acquisto della partecipazione in Acc riveniente ad Atlantia per effetto di detta scissione, pari, in trasparenza, al 55% di Aspi. I Benetton (e la fondazione Crt) si sono espressi per la vendita a Cdp, contrari alcuni fondi esteri. Nel week end è stata recapitata l’ultima offerta su Aspi in arrivo da Cdp e dai fondi alleati: ai 9,1 miliardi di euro già noto sono stati aggiunti vantaggi e garanzie per un valore di 1,4 miliardi. Edizione, la holding dei Benetton e la fondazione Crt si sono espressi per la vendita, alcuni fondi esteri ed il management no.    

La settimana pasquale si apre con una raffica di bilanci, più di venti, delle società trattate all’Aim. 

Nella finanza globale merita attenzione il bilancio di Foxconn, il colosso di Taiwan, reduce da vendite record nell’anno della pandemia. Per l’occasione la società potrebbe annunciare l’ingresso nel mercato dell’auto.

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Categories: Finanza e Mercati