Il Mezzogiorno “vince” per presenza di donne a capo delle imprese. Infatti, forti di oltre 474mila presenze, le donne d’impresa del Sud rappresentano il 36% del milione e 316mila imprese femminili registrate nel nostro Paese. Inoltre, il loro “peso” sull’insieme del tessuto produttivo delle regioni meridionali è maggiore rispetto alle altre circoscrizioni territoriali.
Nel Mezzogiorno, infatti, il tasso di femminilizzazione (dato dal rapporto tra il totale delle imprese e la componente femminile) raggiunge quasi il 24%. In pratica, circa 2 punti percentuali in più del dato medio nazionale (21,75%) ma anche un punto percentuale in più rispetto al Centro (dove si contano 299mila imprese con un tasso di femminilizzazione del 22,57%), e quasi 4 punti percentuali in più rispetto al Nord-Est (oltre 231mila imprese, pari al 20,03% del totale) e al Nord-Ovest (quasi 312mila, e un tasso di femminilizzazione del 19,92%).
Nelle prime 10 posizioni della graduatoria delle imprese per tasso di femminilizzazione, il Mezzogiorno è presente con 7 regioni, con Molise (9.853 imprese guidate da donne, pari al 28,11% del totale), Basilicata (15.956, 26,71%), e Abruzzo (37.916, 25,78%) sui gradini più alti del podio. Trentino Alto Adige, Lombardia e Veneto le regioni nelle quali, al contrario, le imprese a trazione femminile incidono meno sul totale.