Un viaggio fra i derivati e i problemi del piccolo imprenditore italiano, passando per i misteri e le derive della Borsa. Il tutto, però, senza mai perdere il filo del racconto. Perché il viaggio inaugurato oggi da Radio 3 nel mondo dell’economia e la finanza avviene con l’aiuto di letteratura e cinema.
Si tratta della seconda serie del programma “Come un romanzo, breve storia del denaro”, che era andato in onda per la prima volta un anno fa. Autore e conduttore è Leonardo Martinelli, caporedattore di FIRSTonline. Alla regia, invece, Elisabetta Parisi. L’appuntamento è alle 10:50 di sabato e domenica mattina, per cinque settimane consecutive.
Economia e finanza sono sempre più al centro dell’informazione nei giornali, nei siti e nelle tv. L’obiettivo di questa serie di dieci puntate è spiegare il significato di parole e concetti fra i più diversi, anche molto tecnici, dal cuneo fiscale all’effetto leva, dalla cartolarizzazione al funzionamento delle società di rating, facendo ricorso a brani di libri e di film. Un romanzo ottocentesco, “Tempi difficili”, di Charles Dickens, ad esempio, permette di spiegare cosa sia il Pil e soprattutto le sue varianti possibili, perfino la Felicità interna lorda, parametro adottato nel piccolo Stato himalayano del Bhutan. Mentre “Pinocchio”, con l’episodio degli zecchini d’oro, diventa un pretesto per capire come funzionano i derivati. La crisi spagnola e le problematiche della sua bolla immobiliare vengono invece affrontate grazie a un film di Bigas Luna dell’inizio degli anni Novanta, “Uova d’oro”: all’apparenza i legami con l’economia sono molto labili, ma in realtà il regista riuscì a prevedere il crack del mattone che verrà… Visionario (del lontano 1963) fu anche il film “Il maestro di Vigevano”, di Elio Petri, che raccontava la vicenda, durante il miracolo economico, di un insegnante elementare e di sua moglie, che si butta nell’attività della produzione di scarpe. Nel lungometraggio c’erano già l’entusiasmo del piccolo imprenditore italiano, ma anche la sua tendenza a evadere le tasse e il suo (leghista ante litteram) disprezzo della cultura. Quest’opera cinematografica, interpretata da Alberto Sordi, è utilizzata nella serie di Radio 3 per parlare di credit crunch e dei problemi degli imprenditori italiani nella crisi attuale.