Uno studio realizzato da Luigia Mirella Campagna, Industry Expert di UniCredit su tendenze, dinamiche competitive e prospettive di sviluppo del settore vitivinicolo, e presentato a Sicilia en Primeur, attesta la Sicilia come la 4° regione italiana per produzione di vino, con c.ca 4,3 mln ettolitri (9% della produzione italiana), di cui oltre l’81% è vino di qualità (IGP 53% + DOP 28%),. Dati che confermano il percorso costante di crescita della Sicilia, spinto da un approccio fortemente orientato alla qualità. La regione si colloca al secondo posto in Italia – insieme all’Emilia Romagna e dopo il Veneto – per produzione di vini certificati. In particolare, ne conta 31, di cui 24 vini DOP e 7 vini IGP. Se a questi risultati si aggiunge il fatto che la Sicilia è anche al primo posto per numero di imprese agricole guidate da under 35, ecco che si delinea un segnale positivo in ottica prospettica.
La Sicilia è la prima regione per superficie a vite BIO (24% del totale regionale, 29% del totale Italia) con 31k ettari dedicati (alla vite BIO), e questa specializzazione verso il biologico non è limitata al vino dal momento che la Sicilia è anche la prima regione per superficie agricola dedicata al biologico (c.ca 385k ettari) e conseguentemente prima per numero di operatori BIO nel settore agroalimentare (11k).
Un ruolo trainante per la crescita del comparto è rappresentato anche dalle esportazioni del vino siciliano che nel 2019 vedono un aumento dei mercati di sbocco, seppur l’export resti ancora molto molto concentrato in pochi paesi: Germania, UK e USA rappresentano oltre il 55% delle esportazioni.
Lo studio UniCredit ha esaminato anche gli impatti del Covid-19 sul settore vitivinicolo italiano. Il mercato interno è atteso in contrazione, a seguito delle difficoltà del canale ho.re.ca. (hotel, ristoranti, bar, enoteche, ecc.) e della minore capacità di spesa delle famiglie. Anche l’export è previsto in contrazione per la crisi economica portata dall’attuale pandemia. I cali delle vendite più consistenti sono previsti per vini di gamma medio-alta e alta, spumanti, vini “innovativi”.
Dallo studio emerge anche che, tra i cambiamenti a cui le imprese guardano per superare l’attuale momento, ci sono la costruzione e il rafforzamento di catene di valore di prossimità, la diversificazione dei mercati di sbocco e dei canali di vendita, incluso il potenziamento dell’e-commerce, che in questo periodo sta rivelando grandi potenzialità.
“Il vitivinicolo siciliano con il suo indotto rappresenta uno dei settori trainanti per la nostra regione e UniCredit, in quanto principale Banca del Territorio, è particolarmente interessata al comparto ed alle sue dinamiche commerciali, e riteniamo che si debba puntare proprio sulle eccellenze Made in Sicily per superare con successo il momento complesso che stiamo affrontando”: così si è espresso dal canto suo Salvatore Malandrino, Regional Manager Sicilia di UniCredit sottolineando che Unicredit è fortemente impegnata “nell’offrire alle aziende vitivinicole siciliane soluzioni reali per rispondere ad ogni esigenza lungo tutta la filiera produttiva e per sostenerle in questo momento. L’attuale fase di incertezza farà si che le aziende dovranno adattarsi ai cambiamenti e attrezzarsi ad affrontare un mondo completamente nuovo”.