Hsbc, Royal Bank of Scotland, Lloyds e Barclays possono tirare un sospiro di sollievo: le quattro big del credito britannico hanno superato gli stress test della Bank of England. Promosse anche Santander Uk, Standard Chartered e Nationwide Building Society. L’unico istituto bocciato è Cooperative Bank, che avrà bisogno di un rafforzamento di capitale.
La Prudential Regulation Authority della BoE ha messo sotto esame gli otto maggiori istituti di credito della Gran Bretagna per valutare la loro resistenza a un ipotetico collasso economico della durata di tre anni. Un caso particolare è quello di Royal Bank of Scotland e Lloyds, che sono in parte controllate dallo Stato e hanno passato il test di stretta misura, in quanto entrambe devono rafforzare il capitale, ma hanno già avviato i piani per farlo.
L’esame, che segue quello realizzato a livello dell’intera Ue da parte dell’European Banking Authoriy (Eba), “è stato progettato specificatamente per valutare i rischi domestici”, spiega la BoE.
Sulla base delle proiezioni finali della Banca centrale, lo scenario di stress ridurrebbe il Common equity Tier 1 ratio (Cet1) delle otto banche dal 10% medio del 2013 a un minimo del 7,3% nel 2015, senza tenere conto dei potenziali effetti delle iniziative strategiche presi dalle banche per attenuare gli effetti dello stress sui loro stati patrimoniali.
In ogni caso, includendo anche i piani già previsti di rafforzamento patrimoniale, “i risultati degli stress test indicano che il sistema bancario britannico avrebbe la capacità di mantenere le sue funzioni centrali in uno scenario di stress”, scrive la Bank of England.
“E’ stato un test duro – ha commentato il Governatore della Banca d’Inghilterra, Mark Carney – e i risultati mostrano che il fulcro del sistema bancario britannico ha maggiori capacità di resilienza, cioè che ha la forza per continuare a servire l’economia reale anche in condizione di severo stress e che la crescente fiducia nel sistema è meritata”.