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Strage di Mosca, Putin minaccia vendetta e accusa l’Ucraina: oltre 140 morti e 11 arresti. Il mondo teme un’escalation

Imagoeconomica

Il giorno dopo la terribile strage di Mosca non promette nulla di buono. Lo zar Vladimir Putin ha annunciato non solo di aver già arrestato gli autori materiali della strage che ha fatto oltre 140 morti e 200 feriti e ha apertamente sostenuto che ora l’obiettivo è farla pagare a “tutti coloro che sono dietro questo barbaro atto terroristico” ma ha pericolosamente chiamato in causa l’Ucraina, tempestata ieri da nuovi pesanti bombardamenti su Kiev.

Putin ha detto che sono già stati arrestati i 4 terroristi “tutti stranieri” che hanno assaltato la sala concerti alla periferia di Mosca ma ha pericolosamente sostenuto che ci sarebbe stata “una finestra sul confine ucraino per farli rientrare”. Un’affermazione che minaccia tempesta come le bombe su Kiev testimoniano. Il mondo intero è stato unanime nel condannare la strage di Mosca, rivendicata dall’Isis, ma unanimemente teme ora l’escalation di Putin. E teme anche che il terrorismo si diffonda nel mondo Non caso tutte le capitali corrono a rafforzare le misure di sicurezza.

Dura la reazione del presidente ucraino Zelensky alle accuse dello zar russo: “Putin sta cercando di incolpare gli altri di quanto successo, come ha sempre fatto”. Resta da chiarire perché Mosca abbia alzato le spalle e addirittura abbia considerato un “ricatto” le informazioni che le erano giunte dai servizi segreti americani secondo cui da giorni erano in corso preparativi per un possibile attentato nella capitale russa. Ma ora è la paura di un’escalation russa a far tremare l’Ucraina e il mondo.

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