Il cinema di qualità non è appannaggio solo dei grandi Festival, come Cannes o Venezia. E piccole realtà possono segnalarsi per offrire una visione del cinema originale, fuori dagli schemi e al tempo stesso godibilissima. E’ il caso del Trevignano FilmFest che apre ufficialmente stasera, venerdì 21 settembre resterà aperto fino a lunedì 24 settembre: una intima e ricercata rassegna di dodici proiezioni dedicata al cinema d’autore seguendo il filo rosso del tema “Strada facendo – Il cinema racconta il viaggio”. Quella che va in scena a Trevignano – un piccolo borgo alle porte di Roma, sul lago di Bracciano – con il patrocinio della Camera dei Deputati è una finestra su un cinema di nicchia, di cui pochi conoscono i titoli più emozionanti, riflessivi e tormentati.
Quest’anno è la volta di titoli che raccontano una vita in viaggio, il ritorno alle origini, l’incontro o scontro fra culture, l’esplorazione dello spazio: tra gli ospiti ci saranno l’astronauta Umberto Guidoni, il primo europeo a salire a bordo della stazione spaziale internazionale, Francesca Re David, segretario generale dei metalmeccanici Cgil, la regista norvegese Iram Haq, con il suo bellissimo “Cosa dirà la gente”, Susanna Nicchiarelli, con il già premiato “Nico 1988”, e Mujah Maraini-Melehi, che ha raccontato in un documentario la storia dell’internamento di suo nonno, Fosco Maraini, con sua moglie e le sue figlie, in un campo di concentramento giapponese nel 1943.
Alla sua settima edizione, il Trevignano FilmFest è un festival di cinema a tema, organizzato dall’omonima Associazione culturale nata nel 2012, presieduta da Corrado Giustiniani e animata da un team di giornalisti volontari: Fabio Ferzetti, già critico cinematografico del Messaggero, Luciana Capretti, Michele Concina, Fausta Savone, Stefano Trincia – scomparso questa estate prematuramente e al cui ricordo è in parte dedicata l’edizione 2018 – ed Enrico Cattaneo.
Alla rassegna parteciperanno molti attori: dalla norvegese di origine afgana Maria Mozhdah, protagonista di “Cosa dirà la gente”, ai giovanissimi Luca Esposito e Chiara Stella Riccio, che dialogheranno con gli studenti delle scuole medie di Trevignano dopo la proiezione di “Tito e gli Alieni”, la mattina del lunedì, per tradizione dedicata ai ragazzi. Francesca Re David parlerà di delocalizzazione, commentando una primizia per l’Italia, il film francese “Crash test Aglaé”, la cui protagonista non accetta il licenziamento e preferisce seguire in India a paga ultraridotta l’azienda che lì ha spostato la produzione. Il critico musicale Dario Salvatori parlerà della cantante Nico, e di una sua tournée in Europa, magistralmente raccontata dal film di Susanna Nicchiarelli. Junko Terao, giornalista de L’Internazionale specializzata in Estremo Oriente, commenterà il drammatico film “Il prigioniero coreano” di Kim Ki-duk. Per l’astronauta Umberto Guidoni è stata scelta la proiezione di un film classico, Gravity, che sarà interessante vedere per la prima volta o rivisitare, in omaggio al suo regista Alfonso Cuaron, appena premiato con il Leone d’oro di Venezia per il film “Roma”.
Tiziana Dal Pra, animatrice assieme ad altre donne di “Trama di terre”, racconterà al pubblico come aiuta le ragazze pakistane che in Italia hanno problemi con la famiglia di origine nella serata dedicata a “Cosa dirà la gente”, il film su una ragazza norvegese di origini pakistane, che il padre rispedisce per punizione in Pakistan, quando la scopre assieme a un ragazzo. Il bellissimo documentario “Visages Villages”, con la regista ormai novantenne Agnés Varda che si reca nelle parti più sperdute della Francia, assieme al fotografo JR, a incollare sulle pareti esterne delle case gigantografie dei cittadini rimasti, sarà commentato da un antropologo dell’Università “la Sapienza”, il professor Roberto De Angelis, assieme a uno street-artist. Al FilmFest tutte le arti trovano spazio, anche la musica. Si alterneranno due gruppi nel week end: venerdì suoneranno “The Fireplaces” e domenica pomeriggio sarà la volta della jazz-band “The Scoop”.
“Dopo aver parlato di scuola, crisi economica, immigrazione, diritti negati, religioni, futuro, abbiamo pensato al viaggio raccontato in diverse direzioni e declinazioni – ha dichiarato all’Ansa Corrado Giustiniani, Presidente del Festival -. Si toccano anche temi molto d’attualità come quello di Cosa dirà la gente di Iram Haq, appena scelto per rappresentare la Norvegia agli Oscar. La protagonista è una ragazza norvegese di origini pachistane che viene rimandata contro la sua volontà in Pakistan dalla famiglia. Una storia molto simile l’abbiamo letta in questi giorni sui giornali”.
La vita è il viaggio, è lasciarsi sorprendere, è partire anche senza una motivazione, andare incontro all’ignoto e vivere appieno. Sapere di trovare nelle pellicole cinematografiche un fedele compagno di viaggio, un’ispirazione è solo un motivo in più per non perdere nessuno dei titoli in rassegna.