Con un emendamento al decreto banche, maggioranza e governo disinnescano l’invio di 50mila cartelle esattoriali agli italiani. La chiamano norma “salva-multe” ed è stata presentata dal relatore del provvedimento, il senatore Pd Giovanni Sanga.
Il problema è nato con l’introduzione delle multe scontate del 30% per chi paga entro cinque giorni. Sulla base di un’interpretazione della norma, è stata considerata valida non la data di pagamento da parte dei trasgressori, ma la data di accredito della sanzione alle amministrazioni (in particolare ai Comuni).
Di conseguenza, chi ha versato quanto dovuto attraverso le banche, in particolare con i servizi home banking, rischiava di vedersi recapitare a casa una cartella di Equitalia.
L’emendamento, in sostanza, salva i versamenti registrati entro due giorni dopo la scadenza canonica dei cinque giorni previsti per ottenere lo sconto. Queste 48 ore in più mettono in sicurezza i pagamenti effettuati online o con bonifico bancario.
In particolare, nel testo si legge che “per i pagamenti diversi da quelli in contanti o tramite conto corrente postale, l’effetto liberatorio del pagamento si produce se l’accredito a favore dell’amministrazione avviene entro 2 giorni dalla data di scadenza del pagamento”.