I maggiori consumatori del pregiato stoccafisso norvegese sono l’Italia e, sorprendentemente, la Nigeria. Perché questo dono dei pulitissimi mari del Nord e delle antiche tradizioni dei pescatori delle isole di Lafoten, ha un pregio unico, quello di mantenersi intatto sotto tutte le latitudini, persino nel rovente clima africano. E conservando senza alterazioni sapori e nutrienti. E proprio allo stoccafisso e al baccalà (i due diversi modi di trattare il merluzzo, uno per essiccazione e uno per salagione) era dedicato l’annuale seminario indetto dal Norwegian Seafood Council che venerdì 27 settembre ha raccolto importatori italiani ed esportatori norvegesi nella spettacolare cornice della palladiana Villa Godi Malinverni a Lugo di Vicenza per fare il punto sugli interscambi tra Italia e Norvegia.
Un evento per la Norvegia decisamente importante tant’è vero che era presente l’ambasciatore in Italia, Margit F.Tveiten e quanto alla data è stata volutamente incastonata nelle celebrazioni del Bacalà alla vicentina (Sandrigo, 20-30 settembre), una specialità tra le più celebri della cucina italiana e nota in tutto il mondo. Qualche numero – di quelli comunicati da Nielsen Italia- conferma la grande…passione degli italiani e in particolare dei veneti e dei napoletani per baccalà e stoccafisso. Arriva a ben 60 milioni di euro l’export di pesce norvegese in Italia e di questo solo lo stoccafisso ne vale 45. L’Italia è il secondo paese importatore di baccalà ma con ogni probabilità è anche il paese che più ha saputo inventare ricette regionali diverse le une dalle altre, secondo le regioni, piatti antichissimi, per tavole povere ma anche nobili, parecchio sostanziosi eppure -secondo gli esperti- salutari.
LA CREATIVITA’ ITALIANA AL SERVIZIO DELLO STOCCAFISSO
Ma poiché – come ha sottolineato tra gli altri Trym Eidem Gundersen, direttore Italia del Norwegian Seafood Council – i cambiamenti del gusto e delle abitudini dei giovani consumatori hanno inciso sulle vendite con un calo in quantità per lo stoccafisso (ma non in valore), gli operatori norvegesi hanno deciso di reagire. Ed ecco che ogni anno organizzano eventi gastronomici, nominando Ambasciatori dello stoccafisso come Moreno Cedroni, oratore al convegno, celebre chef de La Madonnina del Pescatore- che ha saputo innovare il modo di preparare e cucinare le specialità del mare del Nord. E proprio nel corso della cena finale anche Lorenzo Cogo, chef del ristorante El Coq di Vicenza, 1 stella Michelin, ha dimostrato quanta creatività possa esaltare e reinterpretare le antiche ricette di cibi umili come il baccalà, lo stoccafisso e i pesci salati per attrarre anche chi non li conosce.
All’origine del recente calo delle vendite in alcuni mercati, ci sono diverse motivazioni emerse con chiarezza dal seminario. I consumatori giovani, pur apprezzando un prodotto ittico simbolo di una cucina salutare e di grande qualità, sono convinti che sia difficile da preparare, che richieda molto tempo e particolari abilità. Gli chef coinvolti nelle presentazioni e negli eventi del Norwegian Seafood Council stanno dimostrando invece che preparare e cucinare lo stoccafisso e il baccalà con tante varianti sia possibile anche per chi non ha molto tempo né doti culinarie di eccellenza. E con altri sostanziali vantaggi davvero unici: cibi eccezionalmente salutari dei quali non si getta via nulla. Anche perché sono disponibili confezioni di ricette già pronte dello stoccafisso più pregiato. Con tanto di sito per chi volesse avere ricette, idee e consigli.