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Stm: ricavi (-27,3%) e utile (-89%) in calo meno delle attese, nessuna guidance per il 2025. Ma il titolo vola a Piazza Affari

Stm sorprende con ricavi in calo a 2,52 miliardi e utile a 56 milioni di dollari, ma entrambi sopra le attese. I margini restano sotto pressione e manca la guidance per il 2025. Nonostante l’incertezza, il titolo sale a Piazza Affari

Stm: ricavi (-27,3%) e utile (-89%) in calo meno delle attese, nessuna guidance per il 2025. Ma il titolo vola a Piazza Affari

Nel primo trimestre del 2025, Stm ha registrato ricavi in calo del 27,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, con un fatturato di 2,517 miliardi di dollari, in linea con le attese del mercato (2,513 miliardi). L’utile netto è crollato del 89,1%, scendendo a soli 56 milioni di dollari. Nonostante la contrazione, il risultato ha superato le aspettative degli analisti, così come l’utile per azione a 0,06 dollari, superiore del 70,7% rispetto alla stima di consenso (0,04 dollari).

I conti spingono il titolo di Stm a Piazza Affari, che sale del 2,25%. Il colosso italo-francese beneficia anche della semi-apertura di Trump sui dazi alla Cina, che allevia la pressione sul settore tech globale. Tuttavia, le tensioni restano: Francia e Italia si contendono la governance del gruppo, con possibili riflessi sulle scelte industriali future e sulla capacità produttiva in Europa.

I conti del primo trimestre 2025 di Stm

Sul fronte della marginalità, il margine lordo è sceso al 33,4%, contro il 41,7% del primo trimestre 2024 e il 37,7% del trimestre precedente. Le cause principali sono state un mix di prodotto meno favorevole, prezzi di vendita più bassi e oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva. La domanda nei segmenti Automotive e Industriale è rimasta debole, solo in parte bilanciata dalla solidità della divisione Personal Electronics. Nonostante la ripresa degli ordini (con un book-to-bill sopra 1).

Il free cash flow è tornato positivo a 30 milioni di dollari, un netto miglioramento rispetto ai -134 milioni dello stesso periodo del 2024. Le spese in conto capitale (capex) si sono attestate a 530 milioni di dollari, in calo rispetto ai 967 milioni dell’anno precedente. L’attività operativa ha generato 574 milioni di dollari di flusso di cassa, contro investimenti per 796 milioni.

Anche la posizione finanziaria netta rimane solida: a fine marzo 2025 era positiva per 3,08 miliardi di dollari, leggermente in calo dai 3,23 miliardi di inizio anno. La società dispone inoltre di liquidità per 5,96 miliardi e un patrimonio netto pari a 17,96 miliardi.

Cosa aspettarsi nel secondo trimestre 2025?

Guardando al secondo trimestre, il produttore di semiconduttori si aspetta ricavi netti di 2,71 miliardi di dollari, in calo del 16,2% su base annua, ma in crescita del 7,7% su base sequenziale. L’azienda ha anche precisato che il margine lordo sarà intorno al 33,4%, con un impatto di circa 420 punti base dovuto a oneri da sottoutilizzo degli impianti. Il consensus del mercato si ferma a 2,624 miliardi, mentre Intermonte stima 2,658 miliardi. Le previsioni si basano su un cambio euro/dollaro di 1,08 e includono l’effetto dei contratti di copertura, ma escludono l’impatto di possibili nuovi dazi commerciali.

Nessuna guidance per il 2025

In un contesto di forte incertezza, Stm ha scelto di non fornire una guidance completa per il 2025, rompendo con la tradizione degli anni precedenti. Tuttavia, il gruppo conferma l’impegno a investire tra i 2 e i 2,3 miliardi di dollari in spese in conto capitale, principalmente per attuare il ridisegno della propria struttura manifatturiera. L’obiettivo è quello di ottimizzare la base dei costi e migliorare la competitività industriale. Il programma di ristrutturazione, delineato nel Capital Markets Day del 2024, prosegue come previsto e mira a ottenere risparmi annui nella fascia alta delle centinaia di milioni di dollari entro il 2027.

Secondo Intermonte, il fatturato 2025 dovrebbe attestarsi attorno agli 11,6 miliardi di dollari, in calo del 13% rispetto al 2024, con un margine lordo al 36% e un Ebit previsto a 0,76 miliardi di dollari, in calo del 55%, pari a un margine operativo del 6,6%.

Chery (ad Stm): “Raggiunto il punto più basso”

“Mentre consideriamo il primo trimestre 2025 come il punto più basso, nell’attuale contesto di incertezza ci stiamo focalizzando su ciò che possiamo controllare: proseguire a innovare per migliorare con continuità e rendere sempre più competitivo il nostro portafoglio di prodotti e tecnologie, focalizzarci sulla produzione avanzata e gestire rigorosamente i costi – ha dichiarato l’amministratore delegato Jean-Marc Chery –. A questo riguardo, il nostro programma per ridisegnare la struttura produttiva e ridimensionare la base dei costi globali procede come previsto e confermiamo l’obiettivo di risparmi di costi su base annua a fine 2027 stimata in milioni di dollari nella fascia superiore della forchetta a tre cifre”.

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