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Stm investirà 5 miliardi per espandere la Silicon Valley di Catania. Previste 2000 nuove assunzioni

Imagoeconomica

STMicroelectronics NV ha pianificato un investimento di 5 miliardi di euro per espandere il polo hi-tech a Catania. Uno dei progetti principali è la costruzione di un nuovo impianto “Silicon Carbide Campus” per la produzione di chip che sarà operativo entro il 2026 e raggiungerà la piena capacità entro il 2033. Il Mimit partecipa all’investimento con 2 miliardi di euro nell’ambito del Chips Act dell’UE.

Ciò che viene prodotto nella Silicon Valley Catanese è una categoria di chip SiC ad alte prestazioni, basati su wafer di 200 mm di diametro che verranno trasformati in moduli e dispositivi utilizzati per applicazioni automobilistiche, industriali e di infrastrutture cloud, nella transizione verso l’elettrificazione e nella ricerca di una maggiore efficienza. In particolare vengono utilizzati per produrre dispositivi elettrici ad alte prestazioni, con applicazioni nei veicoli elettrici, nelle stazioni di ricarica rapida, nelle energie rinnovabili e in altre applicazioni industriali.

In arrivo 2000 nuove assunzioni oltre gli attuali 5300 dipendenti

Questo impianto fa parte di un più ampio campus che riunirà ricerca, progettazione e produzione. Il sito di STMicroelectronics a Catania, attivo dagli anni ’60, impiega già oltre 5.300 lavoratori e prevede di creare altri 2.000 posti con questi nuovi progetti.

“Le capacità completamente integrate messe a disposizione dal Silicon Carbide Campus di Catania contribuiranno in modo significativo alla leadership della ST nella tecnologia SiC per i clienti del settore automobilistico e industriale nei prossimi decenni”, ha dichiarato Jean-Marc Chery, presidente e ad della STMicroelectronics. “Le dimensioni e le sinergie offerte da questo progetto ci consentiranno di innovare meglio con una capacità di produzione ad alto volume, a vantaggio dei nostri clienti europei e globali che stanno passando all’elettrificazione e cercano soluzioni più efficienti dal punto di vista energetico per raggiungere i loro obiettivi di decarbonizzazione.”

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Categories: Economia e Imprese