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Stm: conti e stime sopra le attese, il titolo vola

FIRSTonline

2019 positivo per Stm che nonostante le tensioni globali ha registrato un giro d’affari annuale superiore alle indicazioni del managament. Un risultato che ha messo le alti al titolo che ha avviato le contrattazioni in rialzo del 4,42% a 26,46 euro e alle 11 guadagna il 7% a 27,11 euro, piazzandosi in vetta al Ftse Mib.

Partendo dal quarto trimestre i ricavi netti sono saliti del 4% a quota 2,75 miliardi di dollari. Su base sequenziale il rialzo è stato del 7,9% rispetto al +5% indicato dal management in autunno.

Il margine lordo si è attestato al 39,3%: era al 40% nel quarto trimestre del 2018 e al 37,9% nel terzo trimestre del 2019. Continuando coi parametri dei mesi ottobre-dicembre, il margine operativo è stato pari al al 16,7%, mentre l’utile netto è sceso da 418 a 392 milioni (-6,5%) di dollari o 0,43 dollari per azione dopo la diluizione.

Per quanto riguarda l’intero 2019, i ricavi si sono attestati a 9,56 miliardi di dollari, in calo dell’1,1% rispetto all’anno precedente. La cifra ha però rispettato le previsioni, pari a 9,48 miliardi di dollari. Il margine lordo è al 38,7% e quello operativo al 12,6%. L’utile netto è stato pari a 1,032 miliardi di dollari, in ribasso rispetto agli 1,29 miliardi contabilizzati l’anno precedente. L’utile per azione è stato quindi di 1,14 dollari.

A fine 2019 la posizione finanziaria netta era positiva per 672 milioni di dollari, rispetto ai 686 milioni di inizio anno, la liquidità era di 2,74 miliardi di dollari, mentre il patrimonio netto ammontava a 7,11 miliardi di dollari.

“Abbiamo concluso il 2019 con un quarto trimestre solido in termini di vendite e performance finanziaria” commenta Jean-Marc Chery, presidente e ceo di Stmicroelectronics, che per il trimestre in corso dice: “Per quanto riguarda le previsioni di Stm per il primo trimestre ci aspettiamo, come valori intermedi, ricavi netti per 2,36 miliardi di dollari, corrispondenti ad una crescita anno su anno del 13,7% e ad una flessione del 14,3% rispetto al trimestre precedente, e un margine lordo del 38%, che comprende circa 80 punti base di oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva”. La società ha precisato che la stima si basa su un tasso di cambio presunto effettivo euro/dollaro di circa 1,12 per il primo trimestre 2020 e include l’impatto dei contratti di hedging in essere.

Per il 2020 – ha continuato Chery – prevediamo di investire circa 1,5 miliardi di dollari in spese in conto capitale a sostegno delle nostre iniziative strategiche e della crescita dei ricavi, per continuare a procedere verso il raggiungimento, a medio termine, di 12 miliardi di dollari di ricavi”.

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